Mata Hari, LA LEGGENDA

(Daniela Crispo)

La leggenda di Mata Hari nasce a Parigi negli anni che precedono la Prima guerra Mondiale. Affascinante e misteriosa danzatrice costruisce abilmente il suo personaggio proponendo danze orientaleggianti, rievocanti un clima mistico e sacro. Nata Margaretha Geertruida Zelle il 7 agosto 1876 a Leeuwarden, nella Frisia olandese, sposa un ufficiale più vecchio di vent’anni. Dopo il divorzio si trasferisce  a Parigi e dopo un momento oscuro in cui si esibisce in locali volgari, sempre più  sicura del suo fascino,  si trasferisce al Grand Hotel e cambia il suo nome in Mata Hari, che in lingua malese significa “occhio dell’alba”. Costruisce così intorno a lei la sua leggenda fatta di fascino, esotismo e mistero, che la avvicina ad uomini facoltosi ed influenti. Sfruttando la sua cultura e la conoscenza delle lingue,  all’ inizio della Prima Guerra Mondiale  diviene una delle più abili spie dei servizi segreti tedeschi, col nome in codice H21. È il personaggio ideale per un doppiogioco fra Francia e Germania e viene  assoldata contemporaneamente dai due servizi segreti. Bruciata dai tedeschi è arrestata dal controspionaggio francese. Dopo un processo in cui si è sempre proclamata innocente,  Mata Hari viene fucilata il 15 ottobre 1917 a Parigi. È l’anno delle diserzioni  dei militari francesi sullo Chemin des Dames e Mata Hari diventa il “nemico interno” da eliminare. Poco importa accertare ancora se è il famigerato agente H-21 di Berlino. La sua condanna  per  tradimento serve per rinsaldare il fronte interno, cancellando i dubbi sulla credibilità del servizio informazioni francese. Mata Hari è stata simbolo e vittima della Belle Èpoque

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