I FINALISTI DEL CAMPIELLO A PALERMO
(Gabriella Maggio)
Giovedì 9 luglio 2015 nella sala conferenze della Direzione Generale di Banca Nuova gli scrittori finalisti della cinquantatreesima edizione del Premio Campiello, promosso da Confindustria Veneto, M. Balzano, P. Colagrande, V. Iacopini, C. Pellegrino, A. Scurati, hanno incontrato i lettori palermitani. Numeroso il pubblico in sala al quale Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto, e Piero Luxardo, Presidente del Comitato di Gestione del Premio, hanno rivolto un caloroso saluto, ricordando l’assoluta indipendenza del premio e l’importanza di coniugare la nascente ripresa economica del Paese con lo sviluppo del Sud e con la grande opportunità offerta dall’Expo. Brillante conduttrice dell’incontro Egle Palazzolo, eminente esponente della cultura cittadina, che, da scrittrice, considera la scrittura una delle cose più belle, un esercizio di democrazia, perché appartiene a tutti.
Presentare scrittori diversi, accomunati solo dal fatto che i lettori li hanno collocati tra i finalisti del Premio, non ha reso facile trovare un filo che li potesse tenere insieme in maniera organica; ma con naturalezza Egle Palazzolo l’ha trovato nella non facilità del racconto, che sposta l’attenzione dalla fluidità del romanzesco alla materialità del libro. Non scrittori di romanzi ha definito i finalisti, ma autori di libri che costruiscono e si costruiscono sull’esperienza coinvolgente di vicende che, sebbene siano vissute indirettamente, attraverso le parole di testimoni, coinvolgono in profondità l’affettività degli autori. La loro immaginazione, mediando tra il dato oggettivo e la sua interpretazione, fa venire fuori un dato morale di carattere più generale, in cui è possibile riconoscerci. È l’incontro, più o meno esplicito, nei cinque romanzi, dell’uomo comune con la Storia, a cui, sebbene modesto, nessun personaggio /scrittore può sottrarsi. Il 12 settembre prossimo una giuria di lettori proclamerà a Venezia il vincitore del premio.