VERO, FALSO, VERISIMILE

(Pino Morcesi)

Cosa ci spinge a ritenere vera o falsa una cosa? La risposta sembra ovvia : è vero ciò che rappresenta un fatto o una situazione fedelmente, tale quale è; si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero ( Dizionario Treccani). Nella nostra esperienza le cose non sono altrettanto semplici, perché realtà e finzione s’intrecciano in maniera inestricabile. Non distinguiamo tra ciò che accade nella realtà e quello che leggiamo sul display dello smartphone; siamo istintivamente portati a credere a quest’ultimo. Preferiamo perciò credere il verosimile : ciò che ha l’aspetto, l’apparenza della verità, e perciò potrebbe anche essere vero, o ritenuto tale e accettato per tale ( Dizionario Treccani). Il termine usato prevalentemente in letteratura, in cui verità e invenzione s’intrecciano, è adatto al nostro modo di conoscere nella società dello spettacolo, ormai tanto pienamente sviluppata da essere considerata in decadenza. Non amiamo approfondire o scavare, amiamo fare surf , restare sulla superficie, impressionare ed essere impressionati, credere di essere più che essere. Ci manca la capacità di ordinare, inventare, codificare, ci mancano i riferimenti con la realtà. Ma sono proprio questi che dovremmo recuperare, partendo dalla nostra interiorità, educandola con metodo e pazienza.