Chiesa e Monastero di S. Maria del Cancelliere dell’Ordine Benedettino
( Giacomo Cangialosi)
Quanto resta del Monastero
Venne fondato nel 1171 dal Gran Cancelliere del Regno normano Matteo Ajello in esecuzione del testamento della moglie Sica e con il nulla osta del re Guglielmo II e della madre, la regina Margherita. Secondo monastero fondato a Palermo dopo quello del SS. Salvatore, venne detto in principio di S. Maria dei Latini per distinguerlo dall’altro (SS. Salvatore) di rito greco, ma poi assunse il nome di S. Maria del Cancelliere dal titolo del fondatore. Nel 1590 venne riedificata la nuova chiesa con facciata sulla piazzetta del Cancelliere e venne consacrata il 12 aprile 1739 dall’arcivescovo Mons. Domenico Rossi. Aveva tre porte d’ingresso con tre portali rinascimentali, presentava statue e intagli di pietra. Alla sua sinistra, con asse principale parallelo alla via Celso, il parlatorio forse trasformazione dell’antica chiesa normanna. L’interno a navata unica era preceduto dal coro delle monache affrescato da Andrea Carreca che dipinse insieme al Serenario anche la volta e l’aula tra stucchi barocchi. Dietro il presbiterio il coro interno dipinto da Pietro Novelli con storie dei Ss. Benedetto e Scolastica.
Affresco di P.Novelli
Affresco di P.Novelli
Sull’altare maggiore la tela di Gaspare Serenario raffigurante "La donazione del monastero da parte del Gran Cancelliere a S. Benedetto" fra fregi e gelosie in ferro battuto.
Pala d’altare del Gran Cancelliere
A destra vi erano la cappella dell’Assunta cui seguiva quella con il famoso Trittico, detto del Cancelliere, con "L’Adorazione dei Magi tra santi" di Simone Di Laurito (prima metà del XVI secolo) quindi quella con il quadro di S. Benedetto dello Zoppo di Gangi e per ultima quella dedicata a S. Lucia con la statua marmorea (ogni anno vi si celebrava la messa solenne nel giorno della festa).
Trittico del Cancelliere con la cornice oggi distrutta
A sinistra nella terza cappella si venerava un Crocifisso ligneo, mentre nella quarta la tavola con la Madonna della Perla o Madonna Imperlata (1171) donata dal fondatore e così detta per la grande quantità di gioielli che l’adornavano.
Madonna della perla
Le monache avevano una loggia-belvedere sul Cassaro e una residenza estiva (1774) ancora esistente in via Sampolo (oggi parrocchia di Maria Ausiliatrice). Nella notte tra il 29 e il 30 giugno 1943 (ultimo disastroso bombardamento a Palermo) la chiesa rimaneva distrutta insieme al monastero. Restano pochi brandelli dell’antica magnificenza. Oggi al suo posto sorge un discutibile edifico scolastico. Si salvarono, perché custoditi altrove, grazie alla lungimiranza di Mons. Pottino direttore del Museo Diocesano, molte delle opere ma la struttura e gli affreschi andarono perduti per sempre.
Chiesa del Cancelliere dopo il bombardamento