IMMANCABILE APPUNTAMENTO A SIRACUSA

( Gabriella Maggio)

image

L’INDA festeggia quest’anno i 101 anni con tre tragedie Le Supplici di Eschilo, Ifigenia in Aulide di Euripide, Medea di Seneca. Accanto ai classici greci un classico latino. I temi affrontati dagli antichi autori sono di smagliante attualità : il rapporto con gli stranieri, i maneggi oscuri del potere, la passione che acceca, divenendo furor che tutto travolge, cancellado le leggi degli uomini e degli dei. Moni Ovadia, regista e interprete delle Supplici in omaggio ad Eschilo, venuto in Sicilia a Gela e qui morto, definito “antropos sikelos”, volge la traduzione di Paduano in dialetto siciliano, che spesso assume la cadenza del cuntu. Non manca nell’ultima scena il neogreco. L’attualizzazione con i moderni supplici è offerta al pubblico in modo chiaro ed efficace. Insolita e bella la lettura di Ovadia che fa spettacolo senza banalizzare il grande messaggio di Eschilo e senza rendere omaggio ad un tragico di maniera.

 

image

Moni Ovadia interprete di Pelasgo ( foto INDA)

 

Più tradizionale l’allestimento, curato da Federico Tiezzi, di Ifigenia in Aulide, riguardoso della traduzione di Guidorizzi. Si distingue soltanto per il cromatismo dei costumi ed i toni vocali e musicali orientaleggianti.

image

Clitemnestra Elena Ghiaurov – Ifigenia Lucia Lavia-( foto INDA)

 

La Medea di Seneca conclude la trilogia.

 

image

Medea interpretata da Valentina Banci ( foto Inda)

Il regista Paolo Magelli ambienta la tragedia negli anni ’20 e ci dà una Medea, che somma al personaggio senecano le letture novecentesche del mito. Ne risulta un’immagine di donna combattuta e rifiutata, vittima del potere, prima che di sé stessa. Luce e tenebre del suo animo si fondono coi costumi di Ennio Toffolutti rigorosamente in bianco e nero. Belle le musiche di Annecchino, che dal jazz alla techno sottolineano le tappe del dramma, che si svolge su una distesa di sabbia allusiva al viaggio di Medea ed al concetto della sua ultima spiaggia. Emblematico il rovesciamento di vari bidoni di sabbia sulla donna ormai vinta e prostrata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy