EDUARDO
( Gabriella Maggio)
Oggi 31 ottobre ricorre il trentesimo anniversario della morte di Eduardo De Filippo, avvenuta il 31ottobre del 1984. Figlio d’arte, erede della tradizione teatrale napoletana che va dalla Commedia dell’Arte alla farsa pulcinellesca di Antonio Petito,alla comicità urbana di Eduardo Scarpetta alla commedia borghese, Eduardo è stato testimone e interprete di un irreparabile conflitto tra l’uomo e la società sia quando tratta temi storici, come la guerra, sia quando rappresenta il costume sociale ed i rapporti familiari. Secondo G. Prosperi De Filippo rappresenta con il suo personaggio lo stupefatto aggiornamento della maschera di Pulcinella di fronte agli egoismi , alle ingiustizie , alle assurdità della società contemporanea. Con Eduardo il teatro popolare si risolleva dai conflitti elementari per centrare una realtà più complessa , una tematica più sottile, una psicologia più accorta. Le sue migliori prove si collocano negli anni ’40 : Natale in casa Cupiello del 1943, Napoli Milionaria del 1945, Questi fantasmi dello stesso anno e Filumena Marturano del 1946.
Vi rappresenta problemi e aspirazioni di uomini e donne che oltre i disastri della guerra, nelle drammatiche situazioni dove si trovano a vivere, cercano di dare senso alla propria esistenza privata e pubblica. La recitazione di Eduardo tragica e insieme comica ed ironica, fatta di pause e di sospensioni, accompagnata da un’eccezionale espressività mimica e vocale, ha segnato una tappa essenziale nello stile di recitazione dell’attore italiano rendendolo più naturale e senza retorica. Non è facile recitare il teatro di Eduardo, dopo Eduardo dice John Turturro, che nel 2005 ha interpretato Pasquale Lojacono nella versione americana di Questi fantasmi. Secondo l’attore Eduardo è un autore universale proprio per il suo strettissimo legame con Napoli.