LIONISMO ED "INCARICHI SPECIALI

(Ninni Giannotta)

Anche quest’anno, come ormai da quasi un ventennio, il Sig. Governatore ha avuto la benevolenza di chiamarmi ad un impegno distrettuale: "incarichi speciali". Mettersi a disposizione del Governatore per le evenienze che dovessero insorgere nel corso dell’anno sociale, costituisce certamente un impegno gravoso, poichè celerità, capacità di coordinamento e necessità di reperire competenze specifiche, si accompagnano solitamente a queste vicissitudini ma, per ciò stesso, esaltante: da una parte, infatti, consente di essere immediatamente utili alla gente, dall’altra, rappresenta un’ulteriore opportunità di entrare nel cuore di ogni club, anzi nel cuore di ogni socio per radicarvi ancor più tre sentimenti: il primo, l’orgoglio dell’appartenenza che non può non riaffiorare prepotente, sol che si pensi alle tante iniziative realizzate ogni giorno dai lions in tutto il mondo, Insomma, il lionismo ESISTE ED E’ FORTE, a livello internazionale, come leggiamo sulla rivista nazionale ma, anche a livello locale, si tratta solo di convogliarle in un percorso virtuoso che passa anche attraverso l’ottimizzazione dei risultati.

Il secondo, Il coraggio di abbandonare definitivamente un certo lionismo "del dire" se non seguito "dal fare". Ed infine, la Passione, che ci impone un servizio fatto solo di progetti che la gente ci richiede. E’ chiaro che questa visione di un lionismo concreto che voglia essere sinceramente utile alla società civile, non può che presupporre un grande coraggio di cambiare, pur nel rispetto delle nostre tradizioni e della cultura lionistica e non può tollerare, ovviamente, nessun tipo di infingimento od imposizione nè di progetti nè di uomini; ciò non vuol dire non tributare il giusto riconoscimento all’esperienza ma, semplicemente, assumersi la responsabilità di mantenere quel grado di autonomia operativa, indispensabile affinché il pensiero possa tramutarsi in azione e questa, coerentemente, in risultato. Poichè credo che il successo del risultato presupponga la condivisione, affido agli amici lions il mio pensiero, perchè ne facciano valutazione serena, scevra qualsiasi elemento estraneo. Penso ad un’Associazione che si muova nell’alveo della tradizione, con gesto elegante e raffinato pensiero, che rifugga da ostentazione, opulenza e spreco, per dedicarsi alla diffusione dell’arte e della cultura, non con sterili incontri chiusi all’interno delle sale convegno ma, favorendo l’organizzazione di mostre, di vernissage per aiutare giovani artisti, contribuendo al recupero dell’immenso patrimonio artistico del nostro Paese. Un’Associazione che sappia parlare ai giovani con il loro linguaggio, come ad esempio, lo sport, organizzando incontri presso le scuole e manifestazioni agonistiche, in occasione delle quali i lions possano sottolineare l’importanza di valori condivisi, come l’amicizia, la lealtà, il sacrificio. Penso ad un’Associazione i cui soci abbiano ben radicato l’orgoglio dell’appartenenza non basato su sbandierate graduatorie o fasti di un tempo trascorso ma, sui fatti come ad esempio, la campagna di vaccinazione contro il morbillo e la rosolia che, entro il 2020, grazie anche alla nostra Fondazione, consentirà di salvare la vita a settecento milioni di persone. Soci che non si accontentino di "stare al balcone" ma, come ci propone Papa Francesco, vogliano scendere in campo e abbiano il coraggio di abbandonare definitivamente un certo lionismo salottiero spesso sterile perché non seguito dall’azione e dedicarsi solo ad un lionismo che si sviluppa, ogni giorno, tra la gente. Soci in grado di riscoprire la vera passione nel servizio, che postula la realizzazione di progetti richiesti dal territorio e non preconfezionati ed imposti a destinatari, spesso disinteressati, di immediata concretezza per la gente, la cui evidente utilità renda naturale la divulgazione presso gli organi di stampa e, per questa strada, riporti la nostra Associazione a quella posizione di prestigio sociale che le compete. Lions International merita questo nostro impegno ma, ancor più, lo merita qualsiasi essere umano che, anche per un solo istante, abbia fatto affidamento sulla nostra Associazione.