I 90 ANNI DELLA RADIO : 6 ottobre 1924- 6 ottobre 2014
( Pino Morcesi)
Prima fu URI poi EIAR poi RAI (Radio audizioni Italia). Dal 1930 trasmette i «Giornale Radio» dapprima chiamati «Comunicazioni governative». La radio si è subito rivelata una grande risorsa culturale ed ancora adesso lo è pur in tempi di social network. La radio ha dato un grande contributo alla diffusione dell’uso dell’italiano parlato, ha allargato l’orizzonte culturale anche agli analfabeti, ha suggerito le parole per amare attraverso quelle delle canzonette, ha spinto a riflettere su quanto accade oltre i confini del paese, della città, della nazione. Ha fornito un’opinione ed un orientamento a chi ne è sfornito, ma sente il desiderio di averlo. La radio è fondata sulla parola, non sull’immagine, l’ascolti mentre guidi, mentre metti in ordine, mentre aspetti qualcosa o qualcuno : ti fa sentire parte di un mondo più grande del tuo, ma sempre a tua misura. Scandisce i tuoi gesti quotidiani mentre ti prepari ad andare al lavoro, perché hai imparato a riconoscere le sigle e le voci. E’ bello cominciare la giornata con la propria stazione radio preferita. C’è aria di casa nel mondo, anche se poi, spenta la radio, ti sembra subito ostile.