Uno sì e uno no: La nuova raccolta di Carlo Barbieri

(Lavinia Scolari)

clip_image002

Ho sempre creduto che il vero talento di uno scrittore si dimostrasse principalmente nella stesura del genere del racconto. Scrivere racconti è difficilissimo. Spesso si leggono opere narrative che in modo forse un po’ arbitrario vengono inserite in questa categoria, magari solo perché “brevi”. Ma il racconto non è solo (né sempre) brevità. Anche Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde è un racconto (un racconto umoristico, per la precisione), ma certamente non è quello che si direbbe un’opera breve. Direi che al racconto serva più brevitas che brevità: quella capacità di raccontare una storia condensando in poco spazio e poco tempo (quello del lettore) tutto il necessario per dotarla di vita propria. Per renderla absoluta. Come tutti gli scritti della sua specie, infatti, il racconto ha delle sue regole interne: deve essere autosufficiente e “perfetto”, completo e compiuto. Non deve sembrare mancante di qualcosa o dispersivo. Non è una parte di un tutto, ma tutto in se stesso.

Ecco, se dovessi definirlo in una parola, direi che il racconto è un’intuizione. E se dovessi descrivere con una frase la raccolta di racconti di Carlo Barbieri, «Uno sì e uno no», edito da Dario Flaccovio Editore, direi che si tratta di una raccolta di divertenti e spiazzanti intuizioni. E come non potrebbe essere il contrario, vista la personalità e la verve dell’autore?  Io sono di parte, forse, sono una sua lettrice della prima ora, ma credo lo possano confermare anche tutti coloro che sono accorsi (e lo hanno fatto in tanti) alla presentazione di Uno sì e uno no tenutasi il 17 luglio, presso la libreria Feltrinelli di via Cavour a Palermo. A conversare con l’autore, la nostra Gabriella Maggio, che insieme a Barbieri ha dato vita a un passo a due ironico e piacevolissimo, una chiacchierata vivace e spontanea, che tra un sorriso, un aneddoto e una battuta ha toccato molti importanti temi letterari e non, dal senso della scrittura ad alcune “materiche” allegorie esistenziali: ed ecco l’immagine della pasta arriminata come metafora della vita, o quella della fantastica Pietratonda, protagonista di un omonimo racconto e alter ego dell’individuo (o dell’autore?) che, levigato dalla vita che lo trascina lontano e lo trasforma, è reso unico tra i molti. Una serie di racconti tenuti insieme dal filo dell’alternanza: a una storia ambientata in Sicilia ne segue una di diversa ambientazione: uno sì e uno no, come da titolo, e così via, in un gradevolissimo viaggio “scandito a tempo”. Sì, perché ogni racconto è preceduto dall’indicazione del «tempo di lettura», un po’ sulla scia della prima raccolta, Pilipintò, edita da Zerounoundici Edizioni.  Ma quello che rende irresistibile questo nuovo “parto” del Barbieri è l’elemento sorpresa, l’imprevedibilità. Anche se tenuto sotto controllo, lo spirito del giallista emerge anche qui, non solo per via del racconto Il Segreto del Grande Scrittore Andrea, in cui ritroviamo Mancuso impegnato in un caso davvero unico, ma anche perché ogni storia è una scoperta, una rivelazione; ha un finale che spiazza, sorprende, diverte, e non è facile da prevedere. Ma qual è il segreto? «Forse sta in questa Palermo da cui traggo ispirazione» ammette Barbieri. «A Palermo è facile scrivere! Come fai a non scrivere qui? Succedono cose che per noi sono normali, che non vediamo perché vi siamo immersi, come uno che osserva un quadro da vicino ma solo quando se ne allontana coglie l’insieme. Provate a guardare Palermo dal di fuori, ad esempio con gli occhi di un altoatesino. È esilarante. Basta solo notarlo». E se aggiungi a questo sguardo umoristico e lontano l’occhio del fanciullo «un po’ più discolo degli altri» che Carlo confessa orgogliosamente di conservare dentro di sé, forse hai trovato la ricetta segreta del Barbieri. Eppure qualcosa mi dice che questa formula non basti per emularlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy