PROPOSTA DI DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DEL “CODICE ANTIMAFIA”
( Tonino Sardo*)
Come è stato riportato da LA SICILIA di domenica 18 maggio 2014 , nell’articolo di Giovanna Quasimodo, in relazione alla presentazione della proposta di disegno di legge di modifica del “Codice antimafia” il 17 maggio si è svolta al Palazzo di Giustizia di Catania una tavola rotonda in cui si sono confrontati la Fondazione fra club Lions, il Lions club Acireale, la Confindustria Catania, l’Università, l’Arcidiocesi di Catania, la Diocesi di Acireale, l’Associazione amici dell’Università, il Credito Valtellinese e il Credito Siciliano. Erano presenti l’arcivescovo di Catania Salvatore Gristina, il rettore Giacomo Pignataro; l’avvocato dello Stato presso la Procura generale di Catania Salvatore Scalia; il segretario della Presidenza della Commissione nazionale antimafia Angelo Attaguile; il Presidente della Commissione Antimafia ARS Nello Musumeci; il presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Milano Piero Martello; il consigliere della Corte d’Appello di Milano (Misure di prevenzione) Pietro Caccialanza; il presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania Rosario Cuteri; il vicepresidente vicario di Confindustria Catania Antonello Biriaco; l’assessore alla Trasparenza di Catania Rosario D’agata; i docenti Orazio Licciardello e Giovanni Grasso dell’ateneo catanese e Luca Papi dell’università di Ancona; il magistrato di Corte d’Appello Pietro Zappia, il presidente della Fondazione tra i Lions del Distretto Sicilia che scrive. La proposta di disegno di legge che prevede la partecipazione delle banche sul fronte del piccolo credito è stata illustrata da Pietro Antonio Currò, magistrato e presidente del Lions Club di Acireale e da Antonio Pogliese Ipdg (immediato past governatore Distretto Lions 108 YB), partendo dal fatto che sarebbe opportuno rendere fruibili alla società i beni mafiosi confiscati in Sicilia, che ammontano al 36,5% di quelli nazionali, attraverso la proposta di un disegno di legge per destinare una minima parte del patrimonio confiscato (circa 5 miliardi di euro) a presidio della garanzia fideiussoria che l’Agenzia nazionale Anbsc può rilasciare alle banche, limitatamente al 70% della somma erogata, con il consequenziale avvio del piccolo credito per circa 7 miliardi. Considerato anche che, nonostante la crisi economica, il piccolo credito soprattutto nel Sud non ha avuto successo per la mancanza di fondi che garantiscano il sistema bancario, nonostante le molte iniziative dell’associazionismo e della Chiesa. Uno dei punti essenziali della proposta è stato illustrato da Pogliese e cioè La costituzione di una commissione per stabilire i criteri per la graduatoria degli aventi diritto al microcredito, le relative condizioni, la gestione dei crediti deteriorati che i singoli Istituti di credito devono cedere all’Anbsc contestualmente all’escussione della fideiussione pari al 70%, quale valore massimo dell’originario credito erogato. Il procuratore Salvi ha precisato che l’impresa deve essere messa in condizioni di operare sin dal giorno stesso del sequestro.
*( Lions Club Acireale – Presidente della Fondazione tra i Lions Club del Distretto Sicilia )