INCONTRI CULTURALI
(Daniela Crispo)
Giovedì 8 maggio 2014, presso la Libreria Macaione di via Marchese di Villabianca, Gabriella Maggio ha presentato ad un numeroso pubblico di lettori il terzo romanzo storico di Leda Melluso La Favorita ed. Piemme. Insieme ai primi due , La ragazza dal volto d’ambra e L’amante inglese, ambientati rispettivamente nel 1200 e alla fine del 1700, La Favorita, che sviluppa la sua trama tra il 1580 ed il 1590, abbraccia ancora una parte della storia dell’isola dal punto di vista femminile. Su questa linea storica la scrittrice dichiara di volere continuare a sviluppare i suoi progetti futuri, infatti sta studiando il periodo normanno. Nell’interpretazione sempre puntuale e originale di Gabriella Maggio La Favorita è un romanzo mediterraneo : tra Palermo, Spagna, Algeri e Lepanto s’intrecciano i suoi diversi e avvincenti nuclei narrativi, grande storia e piccola storia. Le avventure della protagonista Isabella la Castigliana, vera eroina perseguitata, intersecano il regno di Filippo II, l’Inquisizione, i pirati musulmani, la battaglia di Lepanto, di cui è protagonista M.A. Colonna, innovatore vicerè di Palermo, le imprese protomafiose di Geronimo Colloca e i tentativi di una setta segreta per realizzare il regno di Satana.
Interessante è l’indagine sulla condizione femminile del tempo non solo attraverso figure minori, vicine alla protagonista, ma anche attraverso una comprimaria come Felice Orsini, moglie di M.A. Colonna, che, perse le armi della seduzione, perchè da tempo il marito le preferisce donne più giovani, riesce a trovare quelle, forse più durature, di guida saggia e generosa delle persone che le stanno vicino e di cui lei intuisce la fragilità. Su questi temi s’innesta l’impegno civile dell’autrice, come nel dialogo tra Cesare Gallo e M.A. Colonna, maturato attraverso le letture storiche giovanili ed un sincero interesse per la terra d’adozione: dall’ osservatorio del passato mette meglio a fuoco il presente. Tutti questi luoghi caratteristici del racconto, abilmente intrecciati da Leda Melluso con la tecnica dell’entrelacement, riscuotono sempre successo presso il pubblico che ama la narrazione classica, cioè quella con un inizio, uno svolgimento ed una conclusione. A differenza dei due romanzi precedenti La Favorita ha un lieto fine, che secondo la scrittrice ha il valore di un messaggio: non si può vivere isolati in un proprio eden privato, bisogna immergersi nella vita ed affrontarla per quella che è. Alla fine dell’incontro, riannodando quanto detto sul romanzo Gabriella Maggio conclude con le parole di I. Calvino da Se una notte d’inverno un viaggiatore: Rilassati…. Raccogliti…Allontana da te ogni altro pensiero….. Prendi la posizione più comoda ..ora sei pronto ad attaccare le prime righe della prima pagina…
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