GRANDE MUSICA PER LA MAZZOLENI
(Gaetano Albergamo)
Elena Domasheva
Significativo appuntamento dell’Associazione Amici dell’opera Lirica Ester Mazzoleni con la partecipazione alla Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah. Il 26 gennaio presso la sala Almeyda dell’Archivio Storico Comunale ha avuto luogo, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Levi Pelloni sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, il concerto della pianista russa Elena Domasheva elemento di spicco nel panorama pianistico internazionale, impegnata in un programma che da Beethoven, di cui ha eseguito la Sonata n.14 op. 27 Chiaro di luna e la n. 8 op. 13 Patetica, attraverso Chopin con lo Studio n.12 op. 10 e n. 12 op. 25 e Notturno op. 66 e op.9, giungeva ai Momenti musicali op 16 n.3 e n. 4 di Rachmaninov.Sciolta agilità, assoluto dominio tecnico rilevato nelle punte estreme, incisività e purezza di linee hanno caratterizzato e messo in rilievo la presenza di un’artista che ha dialogato totalmente con lo strumento regalando emozione e coinvolgimento ad un pubblico assai numeroso, attento ed entusiasta.
Altro appuntamento della Mazzoleni, il 30 gennaio a Villa Malfitano, in sinergia con La Società Dante Alighieri Comitato di Palermo ancora per celebrare Verdi come recitava l’introduzione dei due presidenti:la prof.ssa Mimì Perrone e il prof. Salvatore Aiello. Protagonisti della serata artisti palermitani: il soprano Nancy Lombardo, il tenore Pietro Picone e al pianoforte il maestro Domenico Sanfilippo.
Da sinistra : Pietro Picone, Nancy Lombardo, Domenico Sanfilippo
Esaltante la serata animata da pagine piacevolmente note che in qualche modo ricostruivano l’itinerario spirituale e musicale del grande bussetano; dalle delicate, preziose arie da camera quali “In solitaria stanza”, “Perduta ho la pace”, “Deh, pietoso oh Addolorata”, il programma prevedeva brani significativi da I Lombardi, Luisa Miller, Il Corsaro, Un ballo in maschera, Macbeth, Il Trovatore, I Masnadieri, per concludere con La Traviata e La forza del destino. Nancy Lombardo ha messo a disposizione un canto di sorvegliata tecnica, capace di piegarsi anche a piani e sfumature gradevoli non disgiunte da temperamentosi accenti. Pietro Picone si imponeva con una vocalità calda e generosa, con dovuto dominio tecnico e presenza scenica suscitando particolari sensazioni ed emozioni. Di assoluto dominio il pianismo di Domenico Sanfilippo che confermava, in piena confidenza con l’Opera, la sua grande esperienza dando una lezione della prassi esecutiva in un dialogo sempre chiaro, attento e articolato supportando, con discrezione ed aderenza, il canto. Grande ovazione di una platea affollatissima, ha siglato il successo della serata.