A proposito della violenza sulle donne
( Natale Caronia*)
Chiare fresche dolci acque/ ove le belle membra/ pose colei che sola a me par donna. . . Grazia, bellezza, estrosità, modi di vedere e di pensare delle donne, incapaci di cambiare una lampadina ma che riescono a smuovere le montagne quando sono innamorate, rendono ancora più insopportabile la violenza sulla loro persona. Ed ancora più sgradevole risulta la violenza, quando, fidando sull’attaccamento della donna alla famiglia ed ai figli, ricatta col suo silenzio la sua impunità. Ma quando l’amore è naufragato e l’istinto di possesso si è impadronito dell’uomo in modo tale che la forza è, a suo modo di vedere, l’unico mezzo per trattenere la compagna, ecco talora realizzarsi la morte, come accade in Italia ad oltre 200 donne all’ anno.
L’Associazione dei Lions Clubs, insieme ad altri Clubs Service, ha in corso una campagna di salvaguardia delle donne oggetto di violenza, impostata sulla fine del loro silenzio e suggerendone la denuncia per la loro migliore tutela ed incolumità. Decisione non facile né semplice che le donne devono prendere, ma che può servire a salvare loro la vita. Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha pubblicato una brochure da titolo “Rete contro la violenza alle donne ed ai minori della città di Palermo”, che parte dalla legge 38 del 23 aprile 2009 e assunto come problema sociale di grande rilevanza. La pubblicazione mette a disposizione delle donne interessate una rete composta da Forze dell’Ordine, Consultori, Servizi Sociali, Magistratura, ASP, Comune di Palermo etc., il tutto coordinato da Le Onde Onlus, Centro antiviolenza, che offre alle donne colloqui di accoglienza per affrontare il disagio, consulenze legali, contatti con i servizi, col Tribunale, con le forze dell’ordine, consulenza psicologiche, etc. La sede de “Le Onde” è a Palermo in via XX Settembre n.57, tel.091327973, www.leonde.org, e-mail:leonde@tin.it Se la denuncia è il percorso obbligato quando il legame affettivo è definitivamente compromesso ed incombe sulla donna la violenza psicologica e/o fisica, esistono tuttavia miriadi di situazioni meno gravi e pur sempre spregevoli ma molto più diffuse, che coinvolgono molte donne nella violenza; in effetti, la tragedia della morte è l’evenienza più drammatica che rappresenta, tuttavia, soltanto la punta di un iceberg nel complesso e triste panorama globale della violenza sulle donne. Certamente la scarsa attenzione pubblica sulla tutela della famiglia, sulla politica della casa, sul lavoro, etc. concorre a determinare attriti familiari causati da scarsità di assistenza e di mezzi, stante il peso gravante dei problemi economici che spesso affliggono il nucleo. Ed è anche su tali fattori che deve essere puntato il nostro sguardo, al fine di spingere l’attenzione politica in tale direzione. Certamente è il problema più difficile da affrontare e risolvere, ma è un’attenzione che le donne meritano perché, come ha detto Papa Paolo II, esse sono la manifestazione della tenerezza di Dio nei riguardi degli uomini.
*Componente del Comitato Distrettuale del Service nazionale