NICK LA ROCCA: UN SICILIANO PADRE DEL JAZZ

(Gianfranco Romagnoli)

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Terminato il secondo conflitto mondiale e tramontata un’epoca, nella quale il nazionalismo, dapprima, e gli schieramenti bellici, poi, avevano impedito quasi totalmente che le novità musicali d’oltreoceano filtrassero in Italia, i ritmi statunitensi, portati dai militari americani, irruppero nella nostra Penisola ed i primi dischi in vinile di musica jazz incominciarono a diffondersi.Tra questi dischi, furoreggiò Tiger rag, che costituì un nostro primo approccio al jazz di New Orleans: una sorta di composizione bandistica dal ritmo nuovo e travolgente, della quale figurava come compositore ed esecutore alla cornetta un musicista dal cognome tipicamente siciliano: Nick La Rocca. Per comprendere il perché di questo contributo della Sicilia alla nascita di un genere musicale nuovo e tipicamente statunitense quale il jazz, nella sua primigenia specie del dixieland, si deve avere presente che negli Stati Uniti. tra l’Ottocento e il Novecento, si riversò una massiccia emigrazione italiana: in particolare, già alla fine dell’Ottocento il piroscafo Montebello aveva stabilito una regolare linea commerciale tra Palermo e New Orleans, dove portava agrumi ed emigranti, riportando indietro cotone.

Tra i numerosi emigranti siciliani che raggiunsero la città della Louisiana ci fu, nel 1876, Girolamo La Rocca con la moglie Vittoria Di Nino. Girolamo proveniva da Salaparuta (Trapani) dove era stato calzolaio e suonatore di cornetta nella banda del paese. A New Orleans, nel 1889, nacque, secondo di quattro figli, Dominik James, detto Nick.  Nick imparò brillantemente a suonare la cornetta, ereditando un talento del padre il quale tuttavia, finchè visse, si oppose a che il figlio scegliesse la professione di musicista. Dopo inizi modesti, il giovane cornettista incise nel 1917 il primo disco di musica jazz della storia. Fu fondatore della Original Dixieland Jazz Band, composta da cinque elementi tra cui Tony Sbarbaro, anche lui di origine siciliana, e della quale nel tempo fecero parte noti strumentisti: la formazione divenne ben presto famosa in America e nel mondo, diffondendo la nuova musica attraverso molti popolarissimi – e vendutissimi – dischi. Nick La Rocca, scomparso a Roma nel 1961, è considerato un pioniere del jazz classico: la formazione-tipo della sua band è stata adottata dai più celebri complessi jazz, ed il suo stile ha influenzato quello di artisti famosi come Bix Beiderbecke e Red Nichols. Nel 1992 è stato inaugurato a Salaparuta, città d’origine della sua famiglia, un busto in bronzo di questo grande musicista, realizzato dallo scultore Disma Tumminello. Un altro esemplare del busto, realizzato in tre originali, è stato donato al Lousiana State Museum di New Orleans, mentre il terzo si trova nella Sala Scarlatti del Conservatorio Musicale “Vincenzo Bellini” di Palermo, dove è stato collocato nel 2002.

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