PRELUDI SCIENTIFICI NEL GRANDE SECOLO
(Pino Morcesi)
L’espressione Il grande secolo indica il ‘600, periodo in cui si elabora il metodo scientifico di osservazione della natura e del corpo umano e si pongono le basi per la scienza moderna. In questo secolo nasce il giornalismo come strumento di divulgazione e di dialogo, aspramente ostacolato dai numerosi studiosi che rifiutano il progresso. Per questo i periodici hanno bisogno di protettori potenti che ne condividano e ne sostengano gli intenti. Il 30 maggio 1631 Thèophraste Renaudot, con l’approvazione del Cardinale Richelieu pubblica il settimanale la Gazette de France, che non ha un taglio propriamente scientifico, ma genericamente divulgativo. Indirettamente però alimenta la querelle des ancien set des modernes nel campo scientifico perché Renaudot è un medico che sostiene le nuove scoperte scientifiche sul cuore, la circolazione sanguigna ed i farmaci chimici di contro ai medici tradizionalisti ancora legati alle teorie di Galeno.
Il Journal des Sçavans fondato da Denis de Sallo con lo pseudonimo Sieur d’Hèdouville , il cui primo numero risale al 5 gennaio 1665, è il primo giornale scientifico pubblicato in Europa . Svolge un ruolo considerevole nella divulgazione delle conoscenze scientifiche e nella comunicazione tra gli scienziati. Ma presto incorre nell’ostilità del clero che ne determina la chiusura. L’ autorità del ministro delle Finanze J. Baptiste Colbert fa sì che riprenda la pubblicazione diretto dall’ abate Jean Gallois, ma con interessi più letterari e giuridici che scientifici. Nel 1665 anche in Inghilterra si stampa un giornale scientifico, espressione della Royal Society, diretto dal suo primo segretario Henry Oldenbourg, il Philosophical Transaction living some account of the present undertakings studies, and labours in many considerable parts of the world. Di questo fu collaboratore anche Marcello Malpighi. Anche in Italia si scrivono articoli scientifici che vengono pubblicati nella stampa letteraria perché il medico o lo scienziato è considerato un letterato. Il primo periodico italiano è il Giornale dei letterati, pubblicato a Roma nel 1668 a cura di Francesco Nazzari e segue nel 1671 il Giornale veneto dei letterati, a cura di Pietro Moretti, anche questi non senza contrasti tra gli studiosi e tra questi e le autorità del tempo. Il passato non è pertanto molto diverso dal presente per quanto riguarda i contrasti tra i diversi esponenti della cultura scientifica umanistica e politica , ma soprattutto nell’appoggio di personaggi influenti.