INTERVISTA ALLO SCRITTORE CARLO BARBIERI
( Gabriella Maggio)
Ho incontrato lo scrittore Carlo Barbieri, che ha già pubblicato su Vesprino alcuni racconti, in una delle sue veloci apparizioni a Palermo ed ho avuto anche l’occasione di rivolgergli alcune domande :
Potresti dire ai Lettori di Vesprino chi sei, cosa fai e cosa ti piace fare in poche righe ?
Sono un Siciliano “d’alto mare”, secondo la definizione di Camilleri, ma che è riuscito a navigare molto senza mollare la lunghissima gomena che lo tiene legato alla sua terra. Sono anche altre cose: un chimico arrugginito, un marketer pentito, un vecchiaccio con un ragazzo dentro che non sempre si comporta bene. Sono curioso e tengo molto ai miei amici. E naturalmente mi piace scrivere…
Quali sono state, fino ad ora, le tue esperienze nel campo della scrittura ?
Quelle a maggior diffusione, due: Pilipintò-racconti da bagno per Siciliani e non, una raccolta di undici racconti ambientati in Sicilia, e La pietra al collo, un giallo ambientato in una Palermo agostana.
E le altre?
Alcuni racconti pubblicati su Ilfattobresciano.it e su Malgrado Tutto Web, che è la versione web della testata fondata da Gaetano Savatteri su cui hanno scritto personaggi del calibro di Sciascia, Bufalino, Camilleri. E naturalmente le cose che conosci per averle pubblicate sul simpatico Vesprino. Pubblico anche cosine sul mio profilo facebook, attraverso il quale sto in contatto con i miei amici lettori.
E nel futuro?
Diversi racconti già scritti, due gialli con lo stesso protagonista de La pietra al collo che pubblicherò a tempo debito, e un altro che sto scrivendo in queste settimane.
Veniamo a La pietra al collo: perché hai scritto questo libro?
E’ stata la simpatia per il mio commissario Mancuso della omicidi, protagonista di Pilipintò.
Il commissario Mancuso ed il commissario Montalbano hanno qualcosa in
comune ?
Qualcosa in comune e tante differenze. Hanno in comune il fatto che sono entrambi “sbirri” e scapoli. Poi ci sono tante differenze.