IL GIORNO DELLA MEMORIA : per non dimenticare
(Gabriella Maggio)
Il giorno della memoria ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche entrano nel campo di concentramento di Auschwitz, rivelando senza ombra di dubbio la Shoah, termine che in lingua ebraica si riferisce ad una sciagura improvvisa, inaspettata, un altro modo per indicare l’Olocausto. Nel suo sito Internet Angela Merkel ha dichiarato : “ ..Abbiamo una responsabilità permanente per i crimini del nazionalsocialismo, per le vittime della seconda guerra mondiale e, anzitutto, anche per l’Olocausto. Dobbiamo dire chiaramente, generazione dopo generazione, e dobbiamo dirlo ancora una volta con coraggio che col coraggio civile ognuno individualmente può impedire che il razzismo e l’antisemitismo abbiano alcuna possibilità. Noi affrontiamo la nostra storia , non occultiamo niente, non respingiamo niente. Dobbiamo confrontarci con questo per assicurarci di essere in futuro un partner buono e degno di fede, come del resto lo siamo già oggi, fortunatamente” Queste parole, riportate dal Corriere della Sera di oggi a p.15, sono molto importanti e servono da esempio a tutta l’Europa, soprattutto in riferimento alla responsabilità individuale e all’impegno di guardare la storia con chiarezza, senza fare sconti a sé stessi e senza occultare nulla. Pur senza nulla togliere al dramma della Shoa, io credo che faremmo tutti un passo storico se ogni 27 gennaio ricordassimo tutti indistintamente le nostre sorelle ed i nostri fratelli vittime di tutte guerre, di tutti i genocidi, degli odi razziali, di quel cuore di tenebra che ciascuno porta in sé, ma che deve educare rivolgendo verso il bene comune la sua forza. Questo giorno dovrebbe essere impiegato a ricordare le atrocità della storia , tutti uniti in Europa e nel mondo per non dimenticare quanto siamo “ troppo e troppo poco “ come ha detto in modo splendido il poeta Umberto Saba nel suo Canzoniere (Marcia notturna- L’uomo e gli animali).