RICORRENZE

( Pino Morcesi)

Il mese di gennaio è segnato da due ricorrenze di rilievo che riguardano la cultura siciliana contemporanea, infatti vi si registra la nascita di Leonardo Sciascia l’8 e la morte di Vincenzo Consolo il 21. Da qualche tempo i due scrittori vengono citati insieme come gli intellettuali più rappresentativi ed autorevoli del nostro tempo non soltanto in Sicilia, ma in Italia, in quanto rappresentano lo scrittore – intellettuale, ormai raro se non del tutto assente, quello cioè che osserva la gente, la politica, le relazioni sociali ed esprime un giudizio attento sul proprio tempo, quello che racconta storie che riguardano questioni importanti e collettive. Oggi invece chi scrive si chiude nel proprio mondo, la famiglia, i ricordi e le sue storie sono tanto personali che spesso non suscitano un vero e proprio interesse nel lettore perché non riescono a sollevarsi su un piano di riflessione più ampia e generale.

Per cui ci si ricorda con rimpianto di questi due scrittori,  del loro pensiero militante, dell’impegno a cercare nell’inferno che ci circonda quello che inferno non è, parafrasando le parole di Italo Calvino, e mostrarlo agli altri. In particolare Leonardo Sciascia ha rappresentato lo scontro tra la ragione che cerca d’indagare i fenomeni della realtà avvalendosi dei suoi strumenti critici e la vischiosità eternamente sfuggente che connota il sistema mafioso. Mentre in Vincenzo Consolo ha reso la memoria personale un luogo capace di diventare un termine di paragone per rilevare la violenza del tempo e le trasformazioni che devastano un mondo ingiusto, ma comunque carico di valori positivi, per sostituirlo con un mondo non meno ingiusto e per di più impoverito sul piano umano.