SCAMBI CULTURALI, LA DENUNCIA DI ITALIA NOSTRA
( Gabriella Maggio)
Da tempo leggiamo sui quotidiani dell’affannosa e vana ricerca dei nostri tesori archeologici da parte di turisti o più in generale di visitatori. Spesso i loro sforzi ed i loro entusiasmi sono resi inutili dall’assenza di tali tesori mandati in giro per il mondo. A questo proposito è di seguito riportato il parere autorevole di Amedeo Tullio, archeologo e Presidente del Consiglio Regionale “ Sicilia” di Italia Nostra, associazione per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio artistico nazionale. Così si esprime Tullio sull’argomento : ” Qualunque persona di buon senso e che abbia a cuore le memorie del Nostro Paese no può che essere contraria a questa pratica … azioni di questo tipo sono giustificabili solo in casi veramente eccezionali e, in ogni caso, non continui e da attuare a distanze non molto ravvicinate ( pensiamo ad almeno un triennio d’immobilità assoluta)….I prestiti privano i nostri siti archeologici dei reperti più noti e significativi per i quali spesso si visita il Museo”. “ Bisogna valorizzare le nostre peculiarità in loco, continua Tullio, altrimenti si rischia di depauperare il nostro patrimonio senza neanche un ritorno economico”.( L’intervista è stata pubblicata sulla rivista Il Sud- Sicilia 2.0, n.10 di novembre 2012).