Divagazioni e altri ricordi

( Francesco Salmè)

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Chi dorme non piglia pesci!

Durante il Congresso Nazionale di Genova del 2004, si teneva, in un’ aula,un seminario, sui problemi della nostra Associazione – problemi che non mancano mai-.Chi teneva questo seminario non aveva certo una voce da oratoria, ma piuttosto una vocina che non preannunciava nulla di buono.La giornata era piuttosto calda, anche se era maggio; chi parlava si stava dilungando troppo. Come purtroppo accade spesso.Improvvisamente, coloro che erano presenti cominciarono a sentire un rumore, che assomigliava ad un russo .Erano infatti due dei presenti, che seduti lontani tra loro,cominciarono a russare quasi contemporaneamente, come se l’ avessero fatto apposta.Un russo potente, che rimbombava in quell’ aula molto grande, e anche semivuota.Chi stava loro vicino, tentava, con gomitate e richiami vari, di zittirli.Niente da fare, anzi il russo aumentava di potenza.Svegliati finalmente, i due lions protestarono per essere stati svegliati.  Mai disturbare chi, avendo buone ragioni, si abbandona ad un sonno ristoratore.

 

L’ Unità d’ Italia

Cosi, abbiamo celebrato l’ unità d’ Italia; nel momento peggiore, forse; ma abbiamo mai avuto, momenti migliori?.Prima della metà degli anni cinquanta, ho dovuto documentarmi, perché troppo piccolo per comprendere.Posso dire di aver vissuto, direttamente, gli ultimi sessant’ anni. Sono, quindi, coetaneo al lionismo in Sicilia.Quando ero piccolo, credevo l’ Italia, unica e indivisibile, e, per alcuni versi, sentimentalmente così ancora la considero. Ma praticamente, vogliamo scherzare sull’ unità di questo Paese? C’ è il nord, e c’è il sud; anche se tanti dal sud si sono trasferiti al nord, si sono inseriti benissimo, sono diventati del nord, sono i peggiori nemici del sud. Noi, poi,cittadini del sud, non siamo elementi facili. Abbiamo dato elementi di grande valore; ricordo che in un determinato momento, Milano aveva il prefetto nato a Vittoria, ed il questore nato a Chiaramonte Gulfi.  Cosa abbiamo ottenuto in cambio? Una legge speciale, che istituisce la regione Sicilia, con la sua assemblea. Abbiamo ottenuto soltanto che i nostri deputati guadagnassero quanto i senatori, e questi guadagnano molto. Abbiamo ottenuto le raffinerie nei posti più belli dell’ isola,ma paghiamo la benzina al prezzo delle altre regioni, mentre le tasse i petrolieri li vanno a pagare al nord. Abbiamo, però, l’ indole dell’ uomo tranquillo, che attende che gli altri pensino a lui; siamo i campioni dell’ assistenzialismo.

Comiso Terra Iblea

Questo club fu da me voluto quando ero, con Capra Pantò, segretario distrettuale. Fu voluto, perché Comiso, città di 35 mila abitanti, non aveva club lions, anche se c’erano elementi che potevano benissimo costituirlo. E così fu.  Di questo club, che ebbe Biagio Turtulici primo presidente, divenni lions guida, e dopo fui ammesso , quale socio onorario. Da qualche anno, dopo la mia uscita dal club di Vittoria, sono socio effettivo. Mi trovo bene, anche se ritengo che il club ( ma è una mia impressione) sia diventato grande – ha circa 60 soci – troppo presto.Naturalmente, non interferisco negli affari del club. Spero soltanto che l’ ambiente non si guasti.

I cannoli di Totò Cuffaro

Salvatore Cuffaro, detto Totò, fu eletto governatore della Sicilia (non del lions) nel luglio del 2001, e rieletto nel 2006, quando battè il candidato del centrosinistra Rita Borsellino. Si dimise nel gennaio del 2008, dopo che era stato condannato a cinque anni di prigione per favoreggiamento, rivelazione d’ atti d’ufficio ; naturalmente, come succede spesso, non si dimise subito, ma attese che le dimissioni gli fossero richieste dall’ opinione pubblica. Nel 2011 fu condannato, non a cinque, ma a sette anni di reclusione; attualmente, è domiciliato presso il carcere di Rebibbia, a Roma. Famosa rimane la fotografia che lo ritrae con un vassoio di cannoli; Cuffaro festeggia, perché in primo grado era stato condannato a cinque anni, ma non per mafia. Evidentemente, anche guardandolo nelle fotografie (non l’ ho conosciuto personalmente; ritengo di non aver perso niente!) si nota come , a Cuffaro, i cannoli piacciono, a prescindere dalle condanne. Ricordo anche una trasmissione, condotta da Santoro e da Maurizio Costanzo, insieme. La trasmissione era dedicata alla commemorazione di Libero Grassi, imprenditore ucciso dalla mafia. Cuffaro era presente in sala, e si scagliò contro i conduttori , sostenendo che certe trasmissioni erano lesive della dignità della Sicilia.Dignità che lui invece salvò, facendo vedere un vassoio di ottimi cannoli siciliani, quelli sì vanto della Sicilia. Non so se a Cuffaro arrivano ancora, dagli amici che sicuramente ancora avrà, i cannoli siciliani; un consiglio è quello di non mangiarne troppi, perché ora, muovendosi in spazi ristretti, potrebbe rischiare qualche serio malanno. Statti bene, Totò!

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