EZRA POUND
(Irina Tuzzolino )
Di tanto in tanto si parla di lui, ma i silenzi sono più numerosi delle parole . Ë una presenza ingombrante che finché ci sono state forti contrapposizioni ideologiche non ha potuto essere nominata a cuor leggero. Oggi se il pensiero debole ha un pregio, è quello di lasciare parlare liberamente di Erza Pound. Figura originale ed anticonformista di intellettuale; di lui dice E. Montale :” il timbro a ceralacca con la barba di Ezra” in “ L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili ..” (Satura – 1971). Ma nel contesto della poesia si nota che il timbro come altri oggetti legati alla cultura si trovano in “ un sotterraneo chiuso a doppio lucchetto”, sommersi dal fango dell’alluvione di Firenze del 1965, forse “ hanno ciecamente lottato”.
E l ’allusione ad una società letteraria internazionale ormai scompaginata dalla storia, di cui hanno fatto parte anche T.S. Eliot ed Irma Brandeis, che Montale canta col nome di Clizia. Durante gli studi universitari Pound comincia ad avvertire il fascino della cultura europea ed in particolare quello della poesia di Omero, dei poeti provenzali , di Guido Cavalcanti e naturalmente di Dante, che diventeranno presenze costanti della sua creazione poetica. Da questo incontro nascono i Cantos che hanno inizio nel nome di Omero << Poi scendemmo alla nave/ E la chiglia tagliò il mare divo,/ Drizzammo l’albero e le vele della nave negra,/ A bordo portammo pecore e i corpi nostri / Carichi di lacrime, e il vento in poppa/ Ci avviò con panciute vele, / Di Circe benemerita arte fu questa…* >>. La traduzione è di Mary de Rachelwiltz, figlia del poeta, che durante il festivaletteratura di Mantova ha in questi giorni proposto alcuni testi poetici del padre per dissipare le ombre sulla sua vita costituite delle sue simpatie per il Fascismo che gli hanno attirato l’accusa di tradimento e la prigionia , prima a Pisa poi negli USA. Dopo reiterati appelli degli amici nel 1958 vene ritirata l’accusa di tradimento e Pound viene liberato. Non ostante queste vicissitudini non ha mai smesso di scrivere. Ezra Pound ha denunciato il potere che il denaro ha nel mondo in particolare nel Canto XLV Contro l’usura in cui afferma che l’usura è “ contro natura”. Dal denaro, secondo il poeta, deriva tutto il male del mondo. Affascinate la sua produzione poetica in cui la storia antica s’intreccia con quella presente e le citazioni della poesia di tutti i tempi s’intrecciano con quella personalissima di Pound, che esprime così la ricerca di un nuovo linguaggio, nascondendo l’espressione della sua interiorità attraverso la citazione di altri poeti.
*”And then went down to the ship,/ Set keel to breakers, forth on the godly sea, and/We set up mast and sail on that swart ship,/Bore sheep aboard her, and our bodies also/ Heavy with weeping, and winds from sternward/ Bore us out onward with bellying canvas,/ Circe’s this craft, the trim –coifed goddess”.