DIVAGAZIONI E ALTRI RICORDI

( Francesco Salmè)

image

Michele Capra Pantò

Conobbi Michele nell’ anno in cui, governatore Tonino Perrot, io ero presidente di Circoscrizione. Lo conobbi così, come si possono incontrare due persone, per caso durante una delle manifestazioni distrettuali. Michele, sempre accompagnato dalla moglie Giovannella, voleva candidarsi per essere nominato vice governatore l’ anno successivo. Michele , però, si ammalò, e quindi dovette abbandonare il progetto.  Nel 1998, guarito dalla malattia, mi ricontattò; fui lieto di schierarmi con lui, ne divenni sostenitore, anche perché io ho sempre lottato contro le ingiustificate inimicizie, che, avvelenano il lionismo. E Michele aveva ingiustificate inimicizie.  Durante lo spoglio per l’ elezione del governatore, cominciò a spuntare il nome di Saro Cacciola,già eletto vice governatore, nome che puntualmente veniva letto, da Franco Amodeo allora presidente della commissione elettorale. Io, che ero nel comitato , richiamai l’ attenzione di Franco, sul fatto che Cacciola non era candidato, quindi il nome “Cacciola” doveva essere letto come “nullo”. Così si fece, e così ebbe fine quella antipatica esibizione, che certo non faceva onore al lionismo.

 

Michele fu eletto, e mi chiamò nel suo staff, con l’ incarico di segretario distrettuale Quello fu un anno ricco di iniziative; fu anche un anno difficile da gestire, perché si scontravano caratteri diversi, in episodi diversi.  L’ anno terminò, e fu utile per la mia esperienza. Non volli, pur sollecitato , candidarmi quell’ anno, per il successivo; era infatti giusto ed opportuno che vice governatore fosse Carlo Sartorio, e così , come nelle migliori famiglie, vollero i delegati. Il mio destino era rimandato di cinque anni.

Silvio Cavallaro

Ho conosciuto Silvio Cavallaro, perché lui mi avvicinò, durante una manifestazione lionistica. Era appena iniziata la corsa, per l’ elezione a vice governatore; lui concorreva all’ incarico, contro Carlo Alberto Tregua. Silvio mi convinse, con la sua aria di uomo normale, per bene; l’ uomo che puoi incontrare spesso, e che ti fa piacere incontrare. Silvio seppe conquistarsi la fiducia dei delegati, contro l’ irruenza oratoria di Carlo Alberto. Si ripeteva, nella nostra Associazione, il mito di Davide contro Golia, vince il più debole; spesso succede, e i Golia di questo mondo debbono farsi una ragione: di chi la colpa? Di chi sceglie, o di chi viene scelto?  Abbiamo compreso, finalmente, che quasi sempre, la modestia vince ? Questo caso ci ha dato un esempio di vita; facciamone tesoro!

Lo staff del Governatore

Fanno parte dello “staff” i diretti collaboratori di una persona, che assume delle responsabilità. Uso quindi la parola “staff” non per dare importanza a me, né per darla a coloro che ne fanno parte, ma perché trovo, questa parola, nel vocabolario della lingua italiana, quindi da poter usare, senza essere considerato esterofilo. Nuccio Di Pietro, Cettino Trombetta e Nuccio Rapisarda, composero il mio “staff”; anche se non ufficialmente, ne fece parte anche Tonino Sardo, per i motivi che dirò che dirò in seguito. I quattro sono stati fantastici collaboratori; mi hanno supportato e sopportato in modo in modo perfetto, aggiungendo anche l’ affetto amicale che ho avvertito per tutta la durata del mandato. Hanno svolto il loro compito in modo da evitare a me tante operazioni necessarie,sono stati sempre presenti, e quando non c’erano, potevo contare su di essi, perché mi bastava una telefonata per raggiungerli. E loro c’erano. Nuccio Di Pietro fu un perfetto segretario distrettuale; degno , poi, di diventare governatore, dopo altri incarichi importanti assegnati a lui dai miei successori. Mi preparava le schede dei clubs per le visite amministrative, ed io , durante gli incontri , sapevo tutto del club e dei soci. Un lavoro perfetto. Come un lavoro perfetto fece Cettino Trombetta, tesoriere distrettuale. A lui devo molto, perché fu esigente nel chiedere ai componenti del comitato revisione dei conti una verifica accurata e nel dare tutte le risposte che dovevano essere date. Rese quindi inutile quel clima di sospetto che si era creato, e che aveva spaventato anche qualche revisore, che aveva rassegnato le dimissioni. Prontamente sostituiti da elementi validi, competenti , che sono stati perfetti nelle mansioni loro affidate. Grazie anche a loro, per l’ onestà ed la competenza dimostrata. Nuccio Rapisarda era il cerimoniere distrettuale. Competente e perfetto nel suo ruolo, non ricordo se è stato assente in qualche visita, a discapito della sua professione di medico. Tra me e Nuccio ci fu un momento di crisi. Ho sbagliato io, forse per il nervosismo e la fatica, accumulati, ed ho chiesto a lui prontamente scusa. I nostri rapporti tornarono come prima; bontà sua, si ripartì come se niente fosse successo. Tonino Sardo fu il perfetto redattore di quella pubblicazione on-line, chiamata “ Lions Sicilia”che, me ne prendo il merito, fu voluta da me, e vide la luce durante il mio anno sociale; né prima, ne dopo.

Il secondo staff

Accanto al primo, un secondo staff, importante quanto il primo. E’ il gruppo delle consorti, mia moglie Teresa, e poi, Tina Di Pietro, Mariella Trombetta, Rossella Rapisarda; ai loro consigli , alla loro presenza, sempre rassicurante, io do il mio grato riconoscimento. Sono sempre dell’ idea,e chi vuole può contestarmela, che le donne, nel lions come nella vita, sono indispensabili per noi uomini. Infine, il vicegovernatore Salvo Giacona; fu sempre accanto a me,accompagnato, anche lui, da Mariella. Ritengo che Salvo possa riconoscere che questo anno, trascorso accanto a tutti noi, fu utile per il suo anno da governatore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy