UN UOMO PER GLI UOMINI

(Gabriella Maggio)

Ieri è morto all’età di 85 anni Carlo Maria Martini . E’ stato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, dopo un soggiorno a Gerusalemme, provato dal Parkinson si ritira nel 2007 all’Aloisianum di Gallarate. Sulla porta d’ingresso delle sue due semplici stanze ha voluto che si scrivesse Padre C.M. Martini. Oggi si può dire che aveva intuito che tale, cioè come un padre, sarebbe stato considerato in un’epoca in cui di padri ce ne sono pochi e pure sono tanto necessari, come oggi scrive Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera. Carlo Maria Martini ha saputo capire i disagi dei nostri tempi, sia in campo religioso, esortando la Chiesa a tenere conto dei cambiamenti culturali dei fedeli, che laico, additando una strada difficile, ma unica di dialogo e di amore autentico verso il prossimo, sempre pronto a capire più che a giudicare e condannare, ad avvicinare più che a respingere. Ha parlato con profonda spiritualità ai non credenti, trovando un elemento di unione nella comune umanità e nello stupore pensoso di fronte alla vita. Ha testimoniato l’esigenza di tanti credenti, ma anche di non credenti, di una Chiesa più semplice e più vicina ai bisogni dell’uomo.