Divagazioni e altri ricordi
( Francesco Salmè)
Mancato generale
A Lecce, durante il corso allievi ufficiali, vennero due ufficiali dei carabinieri, per sollecitarci la rafferma nell’ arma; allora, la carriera militare non era vista bene, al contrario di oggi, perchè gli stipendi erano bassi, si guadagnava poco. Questo mi venne proposto anche da un amico di mio padre, allora generale dei carabinieri, vice di De Lorenzo ( colui che pare avesse tentato un colpo di stato).Rifiutai. Questo episodio ho raccontato a mio figlio, molti anni fa. Mio figlio disse subito che sarebbe stato bello, perché io, nel frattempo, avrei potuto diventare generale. Feci capire a mio figlio, che io potevo essere generale, ma lui sicuramente non sarebbe stato presente nella mia vita. Non mi pento di essere un mancato generale.
Carlo Alberto Tregua
Siamo amici, da tanto tempo. Mi fu acerrimo “nemico”, ai tempi della mia elezione a governatore; ha finito di essere mio “nemico”, è ridiventato la persona che stimo. e ne sono lieto. Pensava che io facessi parte di una “cordata”. La mia era invece una momentanea vicinanza, non voluta né cercata, con altri che avevano le medesime finalità. Finito quel periodo, ognuno per la sua strada. Le “cordate” sono altre, e non sono fatte per il mio carattere. Carlo Alberto mi ha anche regalato un suo libro, con dedica “ con simpatia”, un libro che ho letto, con interesse, perché considero Carlo Alberto un ottimo giornalista, e scrittore di valore. Ha diretto anche il giornale del nostro Distretto, più volte. Si è voluto cimentare, per diventare governatore, alcuni anni fa. Aveva vinto; ha consegnato tutto nelle mani del suo avversario , Silvio Cavallaro, perché chi votava ha avuto paura delle sue idee. Forse è stato un bene; lui ha contribuito, da giornalista, a cambiare il lionismo; non avrebbe potuto farlo, da governatore. Non avrebbe avuto il tempo di farlo, perché dieci mesi sono pochi. E’ estremamente difficile che qualcuno ci riesca, per quanto bravo possa essere. Lui ha avuto più tempo. Un uomo che, malgrado tutto, malgrado le sue esternazioni negative nei miei riguardi quando era “nemico”,ho sempre ammirato. Ritengo che, se c’è stima, si possa ammirare anche il peggiore “nemico” .Inutile affermare che egli fece si che io mi impegnassi di più; forse, più che “nemico”, mi fu amico. Di quelli veri.
Anno sociale 2006-2007
La mia candidatura a vice, e poi a governatore, avvenne in modo quasi naturale. E fu presa con serenità, da parte mia. Dicevo sempre che non era necessario fare il governatore, anche se speravo nel risultato positivo. Ero infatti consapevole delle varie difficoltà che avrei incontrato, anche perché mi imputavano alleanze, che io non avevo sottoscritto, ma che erano venute , anche se non volute. Io credo, di aver fatto il mio dovere di lions; ho voluto creare un clima di partecipazione ,che si è rivelato vincente. Non ho preso rivincite, non mi occorrevano. Neanche quando anonimi hanno tentato di colpirmi, riuscendo, però, a far si che io cercassi conforto nella base, nei lions, che così mi hanno finalmente conosciuto, e voluto bene; tranne i soliti, che hanno sempre di pescare nel torbido. Dal lionismo non pretendo più niente; semmai se le forze mi aiutano,intendo ancora dare, perché gli amici meritano l’ unica cosa che io posso dare, l’ amicizia. e fortuna ho avuto, e ne ho avuto tanta, penso che anche un pochino di merito, da parte mia, c’è stato.