Emily Brontё
( Carla Amirante)
Emily, penultima figlia del pastore Patrick Brontё, nasce a Thornton nel luglio del 1818 e muore ad Haworth nel dicembre del 1848. Con Charlotte e le altre sorelle frequenta la scuola per figlie di ecclesiastici di Cowan Bridge, che deve, dopo un anno, abbandonare per la morte delle due sorelle più grandi e per le pessime condizioni igienico sanitarie dell’istituto. Tornata in casa, impara le “arti femminili” e completa la sua istruzione dedicandosi alla lettura e con la sorella Anne fonde le complesse vicende dei cicli narrativi degli Young Men e degli Islanders, scritte dai fratelli Charlotte e Branwell dando luogo alla saga di Gondal; nel 1835 frequenta la Roe Head School per soli sei mesi perché il suo fisico non regge alla fatica, nel 1838 insegna per pochi mesi nella scuola di Law Hill, vicino ad Halifax, poi nell1842 si reca con Charlotte a Bruxelles in Belgio per studiare lingue. Nel novembre dello stesso anno torna a casa per il funerale della zia, che alla morte della madre si era presa cura dei nipoti, e decide di rimanere ad Haworth per dedicarsi alla casa, all’anziano padre, al fratello alcolista cronico, alle sue poesie ed al romanzo Cime tempestose che pubblicherà nel 1847. Nel settembre dell’anno dopo, muore Branwell di delirium tremens, Emily in occasione del funerale del fratello si ammala di tubercolosi e muore poco dopo il 19 dicembre dello stesso anno.
Emily scrisse molte poesie ed un solo romanzo, Wuthering Heigtsh (Cime tempestose), nel quale la scrittrice svela tutta se stessa dal carattere forte, taciturno, molto riservato ed esprime la sua “anima ardente di mistica panteistica e di indomabile stoica” (Mario Praz). La giovane, scrivendo con “un misto d’ingenuità” e “rara intuizione”, nella descrizione dei personaggi si lascia trascinare dalla sua immaginazione visionaria e poetica, mescola il paesaggio dell’Yorkishire e l’elemento fantastico simbolico dell’amore tra Cathy ed Heathcliff, una sorta di uomo fatale alla Byron dalla vita misteriosa e tenebrosa: il loro è un amore tragico e selvaggio, reso con rara abilità nell’analizzare i sentimenti, i tormenti del cuore e della mente. Certamente Emily fu condizionata dalla atmosfera solitaria in cui visse e da cui non si volle mai staccare; sicuramente amò profondamente i moors, l’ondulata brughiera che vedeva dalle finestre della sua casa, subì il fascino dei racconti pieni di fantasmi che a lei, alle sorelle, al fratello, da bambini, narrava “Tabby”, la cara governante Tabitha Aykroyd. Ella in principio non voleva pubblicare le poesie e il romanzo, opponendosi con decisione a Charlotte di dare alle stampe i suoi scritti, per quella riservatezza e quell’amore della privacy che la distingueva dalla sorella più estroversa e dinamica. Inoltre temeva le inevitabili critiche che, in epoca vittoriana, ci sarebbero state se avesse pubblicato con il suo vero nome, svelando così di essere una donna, ma alla fine cedette alle insistenze della sorella e pubblicò con il nome maschile di Ellis Acton. Quando apparve il libro sul mercato le critiche non mancarono e fece pure scandalo per la mancanza di un fine morale della vicenda, ma in seguito per la struttura innovativa del racconto, per lo spessore narrativo e psicologico, il romanzo divenne in breve un classico della letteratura mondiale e fu considerato tra i migliori testi prodotti in epoca vittoriana.