I MIEI MAESTRI* – Seconda parte
( Raffaello Piraino)
Filippo Sgarlata
Lo scultore medaglista Filippo Sgarlata ha occupato, con prestigio, uno spazio nella cultura figurativa siciliana dell’ultimo secolo. Insegnò in Accademia alla scuola libera del nudo e a volte presenziavo alle sue lezioni pur non essendo suo allievo. Era un uomo di corporatura imponente, spaccone per temperamento, vanitoso e irascibile. Era stato colpito da una precoce calvizie e lui, non accettando quella menomazione estetica, si era fatto crescere una lunga ciocca di capelli che rigirava sul cranio e fissava con la gomma arabica. ..Sua Eminenza il Cardinale Ruffini, aveva bandito il concorso per la realizzazione delle porte bronzee della Cattedrale di Palermo e l’emerito scultore termitano vinse la gara. …con l’acconto ricevuto pensò di soddisfare il sogno di possedere un’automobile, ne comperò una sportiva, decappottabile , di colore bianco.
Era terrorizzato che gliela potessero rubare e si affacciava continuamente dal balcone della sua aula per controllarla…La realizzazione delle porte procedeva alacremente e gli spazi si riempivano con scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento. In un riquadro era prevista la modellizzazione di un gruppo di cavalli in un ardito scorcio. Il maestro, per non commettere errori, aveva preso l’abitudine di osservare da vicino le parti anatomiche dei cavalli legati alle carrozze, in attesa dei passeggeri, alla stazione ferroviaria di Palermo. …Gli ‘gnuri, se in un primo tempo lo lasciarono fare, ritenendolo un povero pazzo , successivamente lo ridussero a mal partito“.
· Da l’ "Airone Bianco – Coppola Editore