LA RIVINCITA DELLA LINGUA
( Gabriella Maggio)
Vermeer La lattaia
VERMEER di Wisława Szymborska
Finchè quella donna del Rijksmuseum Dopòki ta kobieta z Rijksmuseum
Nel silenzio dipinto e in raccoglimento w namalowanej ciszy i skupieniu
Giorno dopo giorno versa mleco z dzbanka do miski
Il latte dalla brocca nella scodella, dzień po dniu przelewa,
il Mondo non merita nie zasługuje Świat
la fine del mondo. na koniec świata.
( da Elogio dei sogni, trad. di Pietro Marchesani Adelphi)
Wisława Szymborska è stata uno dei maggiori poeti polacchi, insignita del premio Nobel per la letteratura nel 1996, morta il 1 febbraio del 2012. Quando le conferirono il premio era pressocchè una sconosciuta per i lettori italiani, che in breve ha saputo conquistare con la forza emotiva e l’originalità dei suoi versi. Nella poesia proposta Wisława non gareggia con Vermeer, né mostra il gusto per il collezionismo, secondo l’uso inaugurato nel ‘600 da G. B. Marino nell’opera Galleria. Rivela invece una consonanza profonda col pittore che la porta alla comprensione e condivisione di un gesto semplice, quello di versare il latte con cura in una scodella, posta su un tavolo accanto ad un cesto di pane. Gli alimenti semplici essenziali, messi in risalto dall’amore espresso dal gesto misurato ed intento della giovane donna riescono a riscattare e salvare il mondo.