Scenari della decifrazione del codice genetico

(Natale Caronia)

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In ogni essere vivente il codice genetico rappresenta il programma con cui esso nasce, cresce, si sviluppa,e da cui dipendono aspetto fisico, caratteristiche psichiche ed ereditarietà. La sua decodificazione ha messo nelle mani dell’uomo una tecnologia paragonabile a quella del fuoco dell’uomo primitivo ed a quella dell’energia nucleare dell’uomo moderno. Formidabili scenari si sono aperti nel campo della medicina “riparativa”, con la possibilità di rimediare agli errori congeniti nel DNA con le tecniche di ingegneria genetica, miranti a rimodellare le catene alterate dei cromosomi dei pazienti affetti, ad esempio, di anemia mediterranea (talassemia), di diabete, emofilia, sindrome di Down e tantissime altre affezioni come i tumori. Infatti molto interessante è la possibilità di decifrare il genoma al fine di accertare la possibilità degli individui di sviluppare tumori.

Oggi la tecnologia permette questa ricognizione con spesa accessibile. Da qui la presa di posizione delle compagnie assicurative statunitensi di non voler più assicurare sulla vita quei cittadini che presentano la possibilità di sviluppare il cancro, tanto che è stata varata una legge che impedisce tale negazione. Ma si aprono altri scenari collegati alla sequenziazione cromosomica, anche inquietanti. Dal punto di vista soggettivo: chi vuol conoscere il proprio futuro sanitario e vivere nell’incubo di eventuali pericoli? Ancora, l’analisi del genoma prematrimoniale della coppia può sconsigliare l’unione. Dal punto di vista sociale: sono stati individuate sequenze di geni che determinano lo sviluppo cerebrale. Nei cani sono stati decodificati i geni dell’aggressività. Poiché il patrimonio genetico dei mammiferi è simile per il 99%, cosa ci vieta di pensare che anche nell’uomo non esistano i geni dell’aggressività. In tal caso il criminale sarà ancora responsabile? Si isoleranno i portatori dei geni dell’aggressività? E il libero arbitrio, su cui è basata la responsabilità umana, che fine farà? E come valutare il peso che educazione e ambiente, interagendo col patrimonio genetico, hanno sul comportamento umano? Dopo l’ esperienza razzista, che l’Europa ha vissuto sulla propria pelle, potenziali scenari inquietanti si aprono sul nostro futuro, in uno insieme al grande fratello, a cui siamo soggetti tramite la diffusione dell’elettronica. Ancora una volta l’uomo possiede nelle sue mani armi potentissime, le cui potenzialità non sono ancora completamente esplorate, ambivalenti nella loro utilizzazione, foriere di grandi progressi ma anche di imbarbarimento.

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