MARCIA DELLA PACE PERUGIA – ASSISI
Ventiquattro chilometri percorsi in sei ore
( Giuseppina Cuccio)
Aldo Capitini
Cinquantesimo anniversario della Marcia per la pace da Perugia ad Assisi. Il 24 settembre 1961 Aldo Capitini, filosofo della non violenza, organizza la prima marcia sotto la bandiera della pace, così intitolata: “Per la pace e la fratellanza tra i popoli”.
Nel libro Opposizione e liberazione il filosofo così descrive l’esperienza della marcia : "Aver mostrato che il pacifismo che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle noncollaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia".
I sempre numerosi partecipanti alla marcia ogni anno richiamano l’attenzione del mondo su alcuni principi ineludibili, ma purtroppo disattesi, che consistono nel : «garantire a tutti il diritto al cibo e all’acqua; promuovere un lavoro dignitoso per tutti; investire sui giovani, sull’educazione e la cultura; disarmare la finanza e costruire un’economia di giustizia; ripudiare la guerra, tagliare le spese militari; difendere i beni comuni e il pianeta; promuovere il diritto a un’informazione libera e pluralista; fare dell’Onu la casa comune dell’umanità; investire sulla società civile e sullo sviluppo della democrazia partecipativa; costruire società aperte e inclusive». Quest’anno è stato riproposto il tema del 1961 per lanciare un nuovo “appello per la pace e la fratellanza dei popoli, richiamando il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che proclama: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.