Giustino Fortunato benestante e pessimista
(Beniamino Placido*)
Giustino Fortunato ( uno dei più eminenti meridionalisti) era un aristocratico signore di famiglia borbonica, ricca di terre che amava intensamente, le visitava ed esplorava a piedi. “ Per venticinque anni, nella estate, io percorsi tutta l’Italia meridionale, tutta pedestremente, dal Gran Sasso all’Aspromonte”. La conosceva e non si faceva nessuna illusione. Malgrado il mare, il sole, non era affatto un’isola felice, come raccontavano i viaggiatori romantici. Il Mezzogiorno, ripeteva, è “ uno sfasciume geologico pendulo tra due mari”. Pessimista e dunque rinunciatario ? No, tutt’altro. Pessimista e quindi nient’affatto rinunciatario. Le cose che si potevano fare bisognava farle. E diede una buona mano a farle nella sua lunga, onorevolissima carriera parlamentare paziente e operosa, come il lavoro di un contadino. Da parlamentare aveva diritto al “permanente”, a viaggiare gratuitamente sui treni. Si raccontava in paese che lui quel permanente usava infilarlo nella tesa del cappello, bene in vista. Una volta salito in treno tirava fuori dalla tasca il biglietto, che si era comprato con i suoi soldi, e lo mostrava agli astanti. “Non sono uno che approfitta della sua posizione”. Noi abbiamo avuto modo in questi anni di vedere tante persone assai più benestanti di Giustino Fortunato che non si accontentano mai di niente.
*Beniamino Placido,1929-2010, giornalista, scrttore . Da Nautiilus – Laterza- 2010