ERRORE DI TRADUZIONE
( Giuseppina Cuccio)
Nel 1896 Percival Lowell, attraverso la divulgazione scientifica di Camille Flammarion , ha notizia delle osservazioni su Marte di Giovanni Schiapparelli, che ha visto sulla superficie del pianeta delle strisce ed ampie macchie interpretate come distese d’acqua. Schiapparelli chiama le strisce “canali” . Entusiasmato da queste notizie Lowell fa costruire un osservatorio in Arizona per approfondire la conoscenza del pianeta rosso, partendo proprio dai testi di Schiapparelli. Ma ecco che qualcosa s’inceppa a sua insaputa. Infatti traduce “ canali” con “ canals”, cioè canali esclusivamente artificiali, in inglese. Quindi su Marte, secondo Lowell ci sono operosi ed intelligenti” marziani” che convogliano l’acqua dei ghiacciai polari disciolti vero le zone equatoriali. Disegna mappe del pianeta solcato da lunghi canali dritti che convergono in zone occupate, secondo lui, da città. Il 27 agosto 1911 il New York Times pubblica la notizia che su Marte c’è vita. Le fotografie scattate dalla sonda Mariner 4 nel 1965 dissiperanno ogni illusione .