INCONTRI D’ESTATE : RAFFRONTI DI SCRITTURA CREATIVA

( Patrizia Lipani)

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A rinfrescare la mente dalla calura estiva non sono mancati anche quest’anno a Cefalù momenti di ristoro culturale. Presso la “Corte delle stelle”infatti giorno 17 agosto,come da palinsesto, si è svolta una serata dal titolo “Librandosi a Cefalù”- Incontri d’estate, organizzata dal prof. G. Cristina, ,il cui intento è stato quello di dare visibilità a coloro che in vari campi dell’arte esprimono il meglio di sé. In particolare la serata ha visto come protagonisti tre scrittori emergenti che hanno presentato al pubblico non solo il frutto del loro estro creativo, tre romanzi, ma anche le innumerevoli difficoltà che una pubblicazione comporta, diffidenza in campo editoriale e alti costi , per cui preferisce la forma on line chi manifesta l’ esigenza di scrivere. Marco Bonafede, Annalisa Maniscalco, Emanuele Miceli sono i tre scrittori intervenuti nella serata, originari della cittadina normanna, con qualche esperienza di scrittura alle spalle. Il primo è uno psichiatra che da sempre dedito al fumetto si è dilettato nel disegno e nella sceneggiatura pubblicando nella rivista Eureka. L’intento del suo romanzo è stato quello di far conoscere la psicanalisi alla gente attraverso il fumetto. Ultimo romanzo “Scio” edito con il metodo “il mio libro .it” è attualmente visionabile sul sito dello stesso. Si tratta di un romanzo sulla televisione italiana che malgrado propini spettacoli orrendi , riesce ad ottenere ugualmente il massimo consenso. Il secondo romanzo presentato è quello di Annalisa Maniscalco “ le versioni della mezza noce” Perrone editore. Il romanzo, ancora non visionabile sul cartaceo è nato da un progetto non realizzato di un cortometraggio ideato dalla Maniscalco che ha indotto l’editore a credere e a sovvenzionare il romanzo che da lì sarebbe nato. L’idea centrale è quella dell’incrocio,punto in cui convergono tre esistenze,tre vite. Tre personaggi, accomunati dalla solitudine , si incontrano su un vagone della metropolitana e sono gli unici che si accorgono di una noce che cade dalle mani di un quarto personaggio e interpretano in modo diverso l’episodio. Ne vengono fuori tre storie diverse che potrebbero essere lette come tre romanzi diversi ma che prendono vita solo nel loro incontro. La scrittrice si reputa fortunata per aver trovato l’editore sulla base del cortometraggio.

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Il terzo romanzo ,che dei tre è l’unico disponibile nelle librerie della cittadina, ha per titolo “Vagantes”di Emanuele Miceli e fa riferimento al girovagare all’interno della psiche per cercare risposte che facciano luce sulle verità nascoste. L’autore sottolinea tra le pagine e lo ribadisce nella serata che gli uomini sono vagantes sempre alla ricerca di qualcosa, ciò significa intraprendere un cammino ma non per questo appare necessario trovare qualcosa. L’esperienza del protagonista del romanzo ,autobiografica, nasce da un travaglio interiore che ha indotto come racconta l’autore stesso a compiere negli anni passati il lungo cammino di pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Ma “Vagante”è nel romanzo il maestro di Samuel, il protagonista,ma è al contempo la coscienza, è l’immagine sicura di ogni essere, e nel contempo sono le verità assolute che vengono pronunciate dal saggio. Samuel è un personaggio che appare sicuro di sé, malgrado la ricerca delle verità lo faccia sembrare diversamente. Di Samuel viene evidenziata la sua fisicità,il suo coraggio,la sua abilità nel campo delle arti marziali, esperienza che lo scrittore ha maturato negli anni e che rappresenta il vero leit motiv del romanzo. Arti marziali significano percorso di introspezione e disciplina. Il racconto si articola in una terra assolata, la Sicilia, in una stagione calda, nel mese di Agosto. Samuel è una guida turistica che svolge nell’isola la sua attività lavorativa, fa da sfondo il suono del mare e la voce dei gabbiani. L’azione si svolge in un paese di pescatori nel ridente golfo siciliano,con tanto di rocca, cattedrale e torri, in una località il cui nome è volutamente omesso ma è palese che si tratti di Cefalù . Un angolo privato finirà per essere la foresta di bambù,luogo isolato dove Samuel trova ristoro materiale oltre che spirituale. Non manca nel racconto il contatto naturalistico,che ritroviamo nel riferimento al mare verde smeraldo e azzurro, foreste ,bosco folto circondato da montagne, insomma non vengono risparmiate le descrizioni di una natura incontaminata dalla quale Samuel riceve il fascino mansueto che riesce a trasmettere mediante uno spontaneo rispetto naturalistico a coloro che usufruiscono della sua guida. Tra la presenza dei due cani dell’amico Al e il piacere della cavalcata sulla giovane cavalla saura Rugiada,Samuel prova un melanconico richiamo per una vedova e triste donna , “una sagoma scura,una donna bellissima” il cui lento incedere e la fragranza del profumo conferisce un grande fascino . Amalia dopo l’incontro diventa il chiodo fisso di Samuel, l’apparizione della donna sa di misterioso, “avanza silente, impalpabile”,Da quando la donna entra nella sua vita gli incontri con il suo maestro da cui egli trae la grande esperienza vanno diradandosi. ”Il mio maestro mi aveva insegnato ad attendere, raccogliermi per scattare in un attimo”. Samuel trova la sua “pienezza” in lei e la sua condizione di escluso dal mondo , il vivere e il nutrirsi della filosofia del maestro, dei momenti di contemplazione, di meditazione,di ciò di cui la mente necessita,sembra venir meno non appena l’amore tanto agognato fa capolino, ma come tutte le belle storie però il finale non sempre è a lieto fine. Samuel sa che di fronte al triste epilogo il maestro non l’ha abbandonato “le orme del maestro avanzavano parallele alle mie”,lui solo ne percepisce la presenza costante, “ solo un vagante può scorgere un altro vagante” per questo l’uno non ha perso di vista l’altro. La ricerca all’interno del proprio mondo di una verità diventa il tema costante dell’autore il quale , con un con il linguaggio chiaro e fluido della sua penna e con lo sguardo vigile e avvezzo all’osservazione, è riuscito a “fotografare” gli angoli nascosti di una natura incontaminata.

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