Mozart al Chiostro di Sant’Anna
( Lavinia Scolari)
Già da qualche settimana il Chiostro del complesso monumentale di Sant’Anna ospita l’iniziativa “Palermo Classica”, I Festival Internazionale di arte e musica che sta portando in concerto l’opera integrale delle musiche per pianoforte e orchestra composte da Mozart. Ad arricchire gli spettacoli, iniziati il 30 Luglio 2011 e destinati a continuare fino a Ottobre, si sono avvicendati e continuano ad alternarsi maestri provenienti da tutto il mondo, che si soffermano in uno scenario antico ed elegante. Il cortile del complesso, che è anche la sede della Galleria di Arte Moderna, è stato adibito a teatro per l’occasione, con sedie disposte sulla erba e sui viottoli lastricati, in uno spazio incorniciato dalle colonne che sorreggono il tetto; l’orchestra suona sotto il cielo stellato della Palermo d’Agosto, mentre su uno schermo una telecamera nascosta proietta le immagini delle dita dei pianisti che scivolano sui tasti.
Sabato 20 Agosto 2011 sono saliti sul palco rialzato il maestro Wicktor Bockman, formatosi all’Accademia di musica di Cracovia e a Monaco di Baviera, il quale ha girato l’Europa con le sue esibizioni, collaborando con le più importanti orchestre. Germania, Austria, Svizzera, Francia, Romania, Russia, Turchia, Polonia: è questo l’elenco delle sue tappe artistiche, che lo hanno condotto anche nella nostra Palermo, a dirigere, tra le altre, l’ “Ouverture” del Don Giovanni K. 527 con sicurezza e spirito. Nella seconda parte della serata sale sul palco per sedersi davanti al suo maestoso pianoforte il maestro Paul Badura Skoda. Chi infatti meglio di un viennese di nascita avrebbe potuto rendere onore a Mozart e al suo spirito? Ma Paul Badura Skoda non è solo questo, è anche considerato a oggi uno dei più celebri e talentuosi pianisti viventi, capace di ammaliare per l’estro e la vivacità delle sue esibizioni. Il festival ha colpito nel segno, l’atrio a cielo aperto è ricolmo di pubblico, nessuna sedia vacante, qualcuno perfino in piedi, sullo sfondo, ad acclamare un “bis”. Girasoli per i maestri e sorrisi in platea. La musica non è stata solo ascoltata, ma si è vista pulsare nell’aria. Palermo dovrebbe augurarsi un ricco proliferare di queste iniziative, che valorizzano e nobilitano i luoghi dell’arte, rendendoli vivi.