VIAGGIATORI STRANIERI IN SICILIA
( Daniela Crispo)
CARLO CASTONE DELLA TORRE DI REZZONICO
( parte quinta)
Il 14 settembre 1793 fui a vedere il celebre traduttore del codice arabo, che aveva conosciuto a Napoli in casa del generale Salio. Mi mostrò cortesemente varj cimelj arabeschi, e me ne spiegò le nodose iscrizioni. Si sta preparando un elenco di questi monumenti….Osservai molti vasi di bronzo con ornati di grecanico stile…. ben si vede che i Saraceni imitavano i Greci…e ciò che mi sorprese fu l’avvertire che la lettera araba α è negativa, ed è identica per la figura col greco α che parimenti nega, e parvemi un raggio di luce novella sulla primigenia unità di un popolo, d’un linguaggio e d’una religione derivata dall’Asia. L’Abate Vella mi fe’ poscia vedere il codice arabo, intorno a cui si addensano da molti scettici in Palermo medesimo grandissime nuvole di dubbietà, ch’io non sono in grado di sciogliere, e che vorrei pur vedere trionfalmente disperse. Vidi altresì il Codice del Consiglio d’Egitto, che stampasi col testo arabo e colla versione…. scorsi pure le medaglie in oro e in argento degli Emiri e de’ regnanti siculi in caratteri saraceni.