Concerto per San Matteo
Organizzato dal
Lions Club Palermo dei Vespri
( Gabriella Maggio)
” Quanto più antico è il passato tanto più vediamo la musica comparire non in una forma di divertimento o di manifestazione artistica, ma come elemento legato ai particolari più umili della vita quotidiana o connesso agli sforzi ostinati tesi a stabilire il contatto con un mondo che possiamo chiamare metafisico.” Così scrive Marius Schneider in ” Il significato della musica” .
Il 14 aprile nella Chiesa di S. Matteo al Cassaro, adottata dal Lions Club Palermo dei Vespri, Calogero di Liberto, Lillo per gli amici, ha eseguito un ampio programma, da Scarlatti a Grϋnfeld, che ha toccato l’apice delle emozioni nel Notturno op.48 n.1 di Fr. Chopin e nel “Isoldes Liebestod” di R. Wagner – Fr. Liszt.Gli antichi, almeno alcuni, credevano che le sfere celesti girando emettessero ciascuna una nota e che tutte creassero insieme una somma armonia. Questa o una simile sensazione ha provato il pubblico di S. Matteo durante le esecuzioni del Maestro, notevoli per tecnica e per cuore. Ascoltando il concerto mi sono tornate alla mente le parole dell’Anonimo autore del “Sublime ” che riporto : “E per effetto di ciò che è veramente sublime la nostra anima si eleva, e, accogliendo in sé un certo nobile senso di altezza spirituale, si sente presa da gioia e da orgoglio come se essa stessa avesse prodotto ciò che ha ascoltato….E’ vera grandezza quella che induce, sì, a molti pensieri nuovi, ma alla quale è difficile, o meglio impossibile, resistere, e della quale rimane saldo e incancellabile il ricordo…..vere sublimità sono quelle che appagano sempre ed universalmente”. ( Del Sublime, cap. VII)
Una forma artistica viene definita sublime quando nasce dalla capacità di pensare in maniera elevata, dalla sensibilità impetuosa e ispirata, dalla nobiltà dell’espressione e dal naturale genio. Noi moderni non possiamo non essere d’accordo con l’Anonimo autore, ma avremmo bisogno di più frequenti occasioni ed esperienze di sublime. Grazie Lillo.