P. Paolo Restivo … un illustre sconosciuto siciliano- Parte seconda
( Antonino Lo Nardo)
Il lavoro linguistico del P. Restivo si inserisce nel solco tracciato da altri studiosi della medesima lingua ed in particolare ci si riferisce a P. Alonso de Aragona, Frate Luis Bolaños e lo stesso Ruiz de Montoya, senza dimenticare il precursore di tutti P. José d’Anchieta.
Tra il 1639 e il 1640 furono pubblicate a Madrid le opere del P. de Montoya S.J. che, morendo – sfortunatamente – a Lima nel 1652 non ebbe mai la possibilità di ritornare in quelle missioni ed osservare i risultati dei sui sforzi.
Il compito del P. Restivo fu quello di mettere in pratica il lavoro del P. Montoya e dopo ottanta anni di osservazioni sul campo pubblicò – nel 1724 – l’«Arte de la lengua guarani por el P. Antonio Ruiz de Montoya, de la Compañia de Jesus, con los escolios anotaciones y appendices del P. Paulo Restivo della misma Compañia, sacados de los papeles de P. Simon Bandini y otros».
Questa riedizione consta di tre parti e le tre parti costituiscono una importantissima ristrutturazione dell’opera originale: in effetti l’Arte originale costa di 100 pagine e la riedizione di Paolo Restivo di più di 300.
Specialmente nella seconda parte («Suplemento al Arte de la Lengua Guarani») si possono apprezzare le capacità pedagogiche di Restivo, in quanto concepisce come una progressione le difficoltà della lingua, tanto nell’insegnamento quando nell’apprendimento. Anche se Restivo, per modestia, non diede mai un nuovo titolo alla sua opera di riedizione ed ampliamento, in realtà si dovrebbe parlare di un’opera congiunta Montoya-Restivo.
Il P. Restivo portò a termine un compito enorme: trasformare le opere di de Montoya in forma pedagogica perché i principianti, i catechisti e i missionari potessero studiarle.
Il P. Restivo emise i suoi ultimi volti nella “riduzione” di Nuestra Señora de Candelaria il 15 agosto 1724 e nella stessa località morì il giorno 11 gennaio 1740.
Ciò che resta delle Reducciones è oggi considerato Patrimonio dell’Umanità
Il Sommervogel, nella sua opera monumentale, “accredita” il nostro corregionale di ben sette opere sull’argomento, di cui una con lo pseudonimo di P. Blas Pretorio; ma non provate a cercare una biografia, una strada o una piazza intestata a Paolo Restivo: non esiste.
Come indicato nel titolo di questo breve appunto, al di fuori della ristretta cerchia dei linguisti “guaranì”, il P. Paolo Restivo S.J. è un illustre sconosciuto siciliano o, se preferite, un illustre siciliano sconosciuto.
In questa situazione – purtroppo – è in buona compagnia con altri siciliani missionari gesuiti.