Nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia
( Gabriella Maggio)
Quattro aprile 1860 , la rivolta di Palermo
Dopo le forti emozioni del 17 marzo scorso e quelle dei giorni immediatamente seguenti pare che ci siamo dimenticati del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità. Travolti da trame diverse pare che abbiamo smesso di guardare verso la nostra storia, cioè verso il passato ed il futuro. Ma non possiamo continuare così, dobbiamo scuoterci e rimettere in marcia i nostri pensieri.
L’ insurrezione scoppia a Palermo il 4 aprile 1860, guidata dal fontaniere Francesco Riso.
ALL’ALBA
DEL 4 APRILE 1860
ALLO SQUILLO DELLA GANCIA
RINNOVANDO I VESPRI
SFIDÒ LA TIRANNIDE
E AL GRIDO D’ITALIA E LIBERTÁ
SUGGELLÒ COL SUO SANGUE
IL RISORGIMENTO ITALIANO
Si legge sulla parte destra del monumento che lo ricorda a Villa Garibaldi a Palermo. I patrioti si barricano nel Convento della Gancia, ma la loro resistenza viene stroncata dai soldati borbonici. Nello scontro Riso rimane ferito e nei giorni successivi muore. L’insurrezione è un fatto molto importante perchè determina le successive azioni che culminano nell’impresa dei Mille. Infatti due mazziniani, Rosolino Pilo e Giovanni Corrao, sbarcati clandestinamente cercano di dare una direzione politica ai patrioti, mentre Francesco Crispi convince Garibaldi a organizzare una spedizione nell’isola.