LA FINESTRA SULL’IMMIGRAZIONE
(Vera Ferrandi)
Garantire asilo alle vittime di violenza o persecuzioni
L’invito dell’Onu a non respingere chi chiede asilo
A seguito degli accordi tra Italia e Libia secondo dichiarazioni dell’Acnur, il numero degli immigrati irregolari che attraverso il Mediterraneo raggiungono le coste meridionali dell’Europa è diminuito a causa dei pattugliamenti e dell’applicazione dei “respingimenti in mare”.
Per l’Acnur il problema adesso si è spostato via terra, dalla Turchia attraverso la Grecia, dove adesso sono impegnati gli agenti del Frontex per cercare di rallentare i flussi dei migranti.
Questa nuova rotta via terra è percorsa da cittadini dell’Afghanistan, iracheni e iraniani perché fuggono dai loro Paesi da conflitti, abusi e persecuzioni. A dire del portavoce, purtroppo in Grecia i richiedenti che si vedono riconosciuto lo status di rifugiato sono meno dell’1% , quindi, i migranti sono costretti a provare altre rotte, anche più rischiose e disperate, ragione per la quale un crescente numero di persone che cercano asilo si trovano nelle mani di trafficanti di essere umani. Questi sono i motivi per cui l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha invitato l’Unione europea e i suoi Stati membri a garantire che i più stretti controlli alle frontiere non tengano fuori coloro che chiedono asilo perché vittime di violenze o persecuzioni.