SUGGESTIONI MEDITERRANEE
( Gabriella Maggio)
Venerdì 14 gennaio 2011 alle 18.30 è stata presentata da Esmeralda I. Eventi al Circolo Ufficiali la collettiva di pittura “ Riflessi Mediterranei”. Il vernissage, che si conclude il 25 -01-11, ha proposto opere di artisti palermitani che si sono ispirati al Mediterraneo, rivivendone le suggestioni in paesaggi naturali e corpi di uomini e donne. Fra le opere esposte si sono distinte i due oli su tela di Rosa Maria Ponte : “ Dopo la tempesta” e “Il giardino dei limoni” ( nella foto).
Il pregio dei due oli sta nel fatto che affrontano il tema del vernissage nella sua complessità intellettuale, risultando gli unici originali tra tutte le opere in mostra che si sono rivelate ovvie e quasi scontate, nei soggetti e nella tecnica. In particolare “Dopo la tempesta “ ( di fronte per chi guarda la foto) ha un’incredibile attualità nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, perché rappresenta il naufragio del “Piemonte” che trasportava patrioti legati all’impresa garibaldina, fra cui lo scrittore Ippolito Nievo. La tenue trasparenza dell’acqua, la flora e la fauna marina in primo piano tolgono drammaticità al naufragio, riassorbendolo nello scorrere naturale degli eventi. Il dipinto nasce dalla suggestione della lettura di “Un prato in fondo al mare” di Stanislao Nievo, che racconta l’episodio storico del naufragio ed il tentativo di recupero dl relitto. “Il giardino dei limoni” ( a destra di chi guarda) rappresenta una scena notturna sul mare , in primo piano sono un albero di limoni ed una donna, avvolta in uno scialle rosso e blu con un cesto di limoni al braccio. La donna, dal volto di bambola, guarda verso l’esterno, verso l’osservatore. L’enigma dello sguardo è indecidibile. L’idillio della scena col chiaro di luna che si riflette sul mare s’infrange nella ferma inespressività della donna-bambola; interpretazione della donna contemporanea sospesa tra passato, la bambola, e presente, a cui guarda con interesse, ma di lontano, senza vera partecipazione.
Ippolito Nievo morì durante il naufragio del vapore “Ercole”, in rotta tra Palermo e Napoli, tra il 4 e il 5 marzo 1861, e non per il naufragio del “Piemonte”, che non è mai avvenuto. Giunto a Marsala l’11 maggio 1860, il “Piemonte”, una delle due navi dei Mille, si incagliò presso la banchina. Nievo scese a terra tra gli ultimi, dovendo provvedere, come addetto all’Intendenza, a sbarcare il poco carico che i garibaldini avevano. Il 19 luglio 1860, a Palermo, Nievo fu nominato vice Intendente.
Scusate, ancora, per il disturbo. Nievo arrivò a Marsala non sul “Piemonte”, ma sul “Lombardo”, comandato da Bixio, che si incagliò. Il “Piemonte” fu portato a Napoli, come trofeo di guerra.
Fausta