«P. Filippo Arena piazzese della Compagnia di Gesù, Professor di mattematica nell’Imperial Collegio di Palermo» – 3a parte
(Antonino Lo Nardo)
Lasciamo ad altre monografie più specializzate valutare il Filippo Arena – Botanico, come non è il caso di addentrarci qui nelle disquisizioni tecniche su quante delle 65 incisioni che costituiscono il terzo volume (tutte composte dal pittore gesuita Mario Cammareri) siano originali o derivano da pubblicazioni precedenti, come il “Phytanthoza iconographia” di Johann Wilhelm Weinmann (1737/45) o il “De Florum Cultura” del gesuita Giovanni Battista Ferrari (1633).
Come scrive il P. Capizzi S.J., Filippo Arena ha potuto dimostrare « … in modo definitivo la sessualità delle piante; ha scoperto e studiato a fondo il valore dell’impollinazione con la parte che vi avevano il vento e gli insetti (entomogamia e allogamia); ha illustrato egregiamente il fenomeno dell’ibridazione dei vegetali con tutte le relative conseguenze. Le sue conclusioni e le sue ipotesi sarebbero state confermate in buona parte dagli scienziati posteriori; anzi alcune osservazioni del P. Arena preludono alle leggi sulla ereditarietà dei caratteri, formulate molti decenni dopo da Johanm Gregor Mendel (1822-1884) e alla teoria dell’evoluzione esposta nel 1859 da Charles Darwin nella sua classica “L’origine della specie”».
Due altri momenti pieni di amarezza sono significativi nella vita del P. Arena: si tratta della espulsione dell’Ordine dal Regno delle due Sicilie nel 1767 e della soppressione della Compagnia di Gesù da parte di Clemente XIV nel 1773. Accettò questi avvenimenti con umiltà e rassegnazione; lasciò la Sicilia e dopo essere stato a Viterbo per cinque anni, passò a Roma dove morì il 1° marzo 1789, dopo aver trascorso in esilio più di un quarto della sua vita.
Come studioso è stato uno dei principali rappresentanti dell’illuminismo siciliano assieme (per citarne alcuni) a Giovanni Meli, Rosario Gregorio, Nicola Spedalieri, Tommaso Natale, Giovanni Agostino De Cosmi e Francesco D’Aguirre, Paolo Balsamo, Francesco Paolo di Blasi e Filippo Juvarra. E come dice il Correnti: « … basterebbe il solo nome di Filippo Arena a giustificare la realtà di una cultura scientifica, degna di questo nome, nella Sicilia del Settecento» che ci piacerebbe fosse rivalutata e più ampiamente divulgata.
A noi – qui – interessava soltanto rispolverare dall’oblio questo illustre figlio della Sicilia che, come religioso e assieme a tanti altri confratelli gesuiti, ha servito fedelmente la chiesa nel più perfetto spirito ignaziano e sempre “Ad maiorem dei gloriam”.
Iris (da Filippo Arena: “La natura e coltura de’ fiori fisicamente esposta …”, 1767-1768
Sambucus, Scabiosa, Scolamocephalus