LA RIVINCITA DELLA LINGUA
(Gabriella Maggio)
DESOLAZIONE ( Berlin 1978)
di CARMELO FUCARINO
DA “CITTA’ E ANCORA CITTA’, IL VERTICE, PALERMO,1983
Cielo plumbeo tegole rosse
e inseguo i tuoi chiusi pensieri
i tuoi occhi di lago.
Volevo gridare la gioia
e correre cuore appagato
lo spazioso Unter den Linden,
città dell’odio,
e specchiarmi nello Sprea,
le mani strette
fedeltà di olmo e di vite
erba fresca slancio d’azzurro.
Non trovo al risveglio
i tuoi grappoli di sole.
Cielo bigio cielo triste
tegole rosse
su Berlino caliginosa.
Frettolosi colombi
rari assorti passanti
e il silenzio.
Tornerò, città dell’odio
e delle finestre murate,
e porterò colombe bianche
nel mio cuore
La Porta di Brandenburgo oggi, fotografata da Attilio Carioti, ha un’aria tranquilla, del passato conserva qualche suppellettile militare degradata a souvenir per turisti.
Uno scorcio dello Sprea, e della Museumsinsel, fotografati da Attilio Carioti
L’atmosfera accogliente e distesa del Sony Center, fotografato da Attilio Carioti
Uno scorcio dello Sprea, e della Museumsinsel, fotografati da Attilio Carioti
grazie per avermi riportato ad una magica atmosfera di esclusione, ma anche di fervide speranze. Purtroppo non sono ritornato più sulle rive dello Sprea e nutro forti dubbi che quelle speranze siano state realizzate. La caduta del muro comportò la terribile operazione della materiale svendita di uno stato attraverso un istituto reato ad hoc e quelli dell’altro lato sono stati privati anche delle speranze. Passeranno decenni prima che il divario economico sia colmato. Se mai avverrà. La nostra storia insegna che rimane sempre un nord e un sud e che chi è ricco tenderà a colonizzare la regione povera, non a spartire la ricchezza. Mio zio è morto sul Carso, arruolato di forza, per liberare il Veneto e ora il suo inutile sacrificio è sbeffeggiato. Eppure anche la mia vita cambiò completamente in conseguenza di quel lutto. Mancò una persona all’azienda di mio nonno e fu chiusa. Oggi si giunge a dileggiare persino Garibaldi. Ma dovremmo essere noi a sentirci ingannati per le sue promesse non mantenute di libertà e di uguaglianza in nome di una unità mai avvenuta. Non c’è mai salvezza per i vinti, comunque si chiami la loro conquista.