Il 13 Maggio Garibaldi occupava
(Gabriella Maggio)
15 maggio
Il nemico è davvero a nove miglia. Abbiamo riposato due giorni e due notti su quest’altura, tra questa gente povera e rozza. Chi sa dove dormiremo stasera?
16 maggio
A cinque-sei chilometri da Calatafimi la strada è dominata, sulla sinistra, da una specie di bastione naturale, il colle di Pianto Romano, località ideale per controllare e bloccare chi proviene da Salemi. E’ qui che si svolse veramente la cosiddetta battaglia di Calatafimi ( 16 ). Su questo colle, a 450 metri si trova un pianoro, dove il generale Landi, comandante delle truppe borboniche, sistemò in batteria i cannoni, aspettando con i suoi duemilatrecento soldati i famosi “Mille” garibaldini. Garibaldi, vista la situazione, schierò le sue truppe sul colle di Pietralunga, altura parallela a quella del Pianto Romano, mettendo tra lui e Landi il fondovalle. Sistemò su alcune alture circostanti, come riserva, un gruppo di volontari siciliani, che avevano un armamento piuttosto scadente. Per un paio d’ore i “Mille”stettero immobili e il generale Landi sperava che Garibaldi, spaventato dalla presenza dei cannoni, che erano bene in vista, si ritirasse. Alle dieci del mattino, dato che nessuno si muoveva, Landi ordinò l’attacco, ma bastarono quattro fucilate dei garibaldini per indurre le truppe borboniche a ritirarsi. Questo indusse un buon numero di garibaldini a partire all’attacco, scendendo nel fondovalle ed iniziando a risalire il colle di Pianto Romano, senza aspettare l’ordine del Generale. La situazione poteva diventare drammatica, data la maggior consistenza delle truppe borboniche.