Finestra sull'immigrazione
(Vera Ferrandi)
Acli: obiettivo 2010, cittadinanza per i minori nati in Italia
Sfida alle forze politiche del paese per l’ottenimento della cittadinanza per i minori stranieri nati in Italia
Non è solo un impegno ma una vera e propria sfida quella lanciata dalle Acli a tutti i politici per far sì che il 2010 sia l’anno della cittadinanza italiana riconosciuta ai minori nati nel nostro Paese da genitori stranieri. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentano con “profonda gratitudine” le parole di Papa Benedetto XVI contenute nel messaggio presentato ieri per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Il Santo Padre – ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero – ha pronunciato parole forti, radicali e inequivocabili sul rispetto dei diritti “inalienabili” dei migranti, da rispettare “sempre e da tutti”. Ha parlato in particolare dei minori, del loro diritto alla scuola e all’inserimento nel mondo del lavoro. Di un’integrazione sociale che va “facilitata” e non certo ostacolata per le cosiddette seconde generazioni. Ha parlato di Gesù “migrante” e del Vangelo della solidarietà. Difficilmente chi vuol dirsi cristiano potrà più ignorare queste parole quando si troverà ad affrontare le questioni legate all’immigrazione. Nessun “Bianco Natale” è tollerabile in un Paese di tradizioni cristiane”.
Olivero propone quindi “una sfida alle forze politiche, soprattutto a quanti in Parlamento e nel Governo si richiamano ai valori cristiani. Sappiano ascoltare le parole del Santo Padre, facciano a gara a chi più ne asseconda lo spirito in favore dell’accoglienza e dell’integrazione dei bambini e degli adolescenti figli di stranieri. Si adoperino perché il 2010, anno della Giornata mondiale dedicata ai “migranti e rifugiati minorenni”, sia anche l’anno in cui in Italia si veda finalmente riconosciuta la cittadinanza ai bambini figli di immigrati che nascono e vivono nel nostro Paese”.