Bossa Nova: La Musa ed il Punto.
(Toto Pensabene e Mimmo Caruso)
Quando, verso la fine degli anni 60, la dittatura militare che governava il Brasile iniziò a colpire gli artisti non allineati, questi dovettero scegliere la via dell’esilio, e molti si trasferirono in Italia.
Il più noto è stato sicuramente Vinicius De Moraes, il padre, unitamente a Jobim, della Bossa Nova poiché il loro album del 1958 “ Cancao Do Amor De Mais “, cantato da Elizeth Cardoso, segno l’inizio di un nuovo genere che ci avrebbe poi regalato brani memorabili quali : “ Manha Do Carnaval “ ( Orfeo Negro ) , Insensatez.
Durante la sua permanenza in Italia Vinicius, insieme a Toquinho ed Ornella Vanoni, incisero l’album “ La Voglia, la Pazzia, l’incoscienza, l’Allegria “.
Il brano che però ha sancito l’ingresso di Vinicius nella storia è la celeberrima “ Garota De Ipanema “ la cui musa ispiratrice fu Heloisa Pinheiro che ancor oggi, nonostante i suoi 65 anni, rimane una donna molto bella ed attraente.
Per noi studenti universitari era consuetudine terminare la giornata di studio con l’ascolto di brani di Irio De Paola, Vinicius, Caetano Veloso, Chico Buarque, Joao Gilberto…
(T.P.)
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Bossa Nova, Jazz, hip hop si contaminano e si fondono nelle note del pianoforte di Sergio Mendes.
Con l’album Timeless Mendes torna nel 2006 alla ribalta insieme ai Black Eyed Peas, interpretando per la seconda volta la cover “Mas que nada”, scritta da Jorge Ben.
Nel 2008 incontra il papà del rap italiano, Jovanotti.
Ne nasce una canzone leggera, estiva, spensierata come un bacio in riva al mare… punto!
(M.C.)
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