Donna e Ministeri nella Chiesa
I ministeri delle donne
(A cura di Valeria Trapani)
Nei seguenti articoli ci soffermeremo sulla caratterizzazione di quelle ministerialità che vengono esercitate dalle donne, provando a coglierne laddove possibile, gli antecedenti biblici e sottolineando le caratteristiche individualizzanti i ministeri laicali. Per tentare di offrire una panoramica il più possibile completa, seppur non dettagliata, raggrupperemo l’esercizio dei diversi carismi intorno alle tre grandi missioni che la Chiesa è chiamata a svolgere: l’evangelizzazione, l’esercizio della carità, e la celebrazione liturgica del Mistero Pasquale, imperniati sull’identità di profeta, re e sacerdote di cui ogni cristiano è rivestito in virtù del battesimo.
Ministeri della Parola
Il ruolo della Parola nella vita della Chiesa ha sempre occupato un ruolo fondativo, a partire dall’atto rivelativo di Dio attraverso il suo dabar, per continuare con la Parola che convoca l’assemblea e ne fa il popolo di Dio, e ancora oggi con la Parola proclamata nell’assemblea che la investe, la performa, la invita alla conversione. Per questo i ministeri dell’annuncio della Parola sono sempre stati alla base dell’esercizio vitale delle comunità cristiane, e l’invito alla missione evangelizzatrice ha sempre rappresentato l’impegno principale di ogni battezzato per la realizzazione della propria vocazione profetica sul modello della predicazione di Cristo. Questa dimensione ministeriale abbraccia tanto l’ambito liturgico-celebrativo, attraverso il ministero del lettorato, istituito e di fatto, quanto e soprattutto quello della pastorale ecclesiale nell’aspetto della missionarietà ad intra e ad extra, ossia di un processo di evangelizzazione rivolto principalmente ai membri stessi delle comunità per rifondare la propria vocazione, e al contempo a quanti rimangono ancora fuori dall’adesione al progetto salvifico.
In questo contesto le donne sono sempre state molto attive, ed ancora oggi costituiscono in molti casi lo zoccolo duro di molte realtà ecclesiali. Già nell’Antico Testamento troviamo la testimonianza di donne preposte al ministero della parola, nella figura della profetessa Hulda e nel profetizzare dei Myriam sorella di Mosè. Ed il Nuovo Testamento si ricollega a questa tradizione con l’annuncio della resurrezione affidato alle donne, perché esse si facciano portavoci del cuore del Mistero Pasquale del Cristo. Sulla scia di questo mandato le donne avranno parte attiva nella chiesa cristiana nascente, seppur in modo diverso rispetto agli uomini. Da lì ad oggi così le donne sono state stabilmente investite del mandato di catechiste a tutti i livelli, dai processi di guida dei catecumeni, alla formazione cristiana permanente degli adulti. Esse sono sovente incaricate di organizzare l’attività missionaria delle loro comunità di appartenenza ed è un dato inconfutabile che la maggior parte dei lettori di fatto è costituito da donne. Il ministero dell’annuncio della Parola non ha mancato inoltre di concretizzarsi nell’attività di docenza, tanto nelle figure diffusissime delle insegnanti di religione cattolica, che nelle meno presenti, ma non per questo meno qualificate, docenti di teologia.
Seppur di fronte a velate reticenze la Chiesa pertanto riconosce alla donna il carisma dell’annuncio della Parola in virtù del suo tradizionale ruolo di educatrice nelle dinamiche relazionali della vita familiare, ed in seno alla società civile.
Già pubblicato su “ La vita in Cristo “ LVIII 3 ( 2009) p.48-50