I cosiddetti Vespri:Il dipinto di Francesco Hayez – 1846
(Carmelo Fucarino)
Il celebre grandioso dipinto (2,25×3 m) di Francesco Hayez (Venezia 10 febbraio 1791, Milano 21 dicembre 1882, padre originario di Valenciennes), massimo esponente del romanticismo italiano, è noto come “melodramma risorgimentale”. Un lontano e sconosciuto episodio di storia regionale medioevale è assunto ed interpretato emblematicamente nell’ottica e in chiave risorgimentale, assegnandogli un forte significato simbolico. La rivolta antifrancese di quel vespro (non si capisce perché si parlerà di vespri) sul sagrato della Chiesa di Santo Spirito a Palermo, il 31 marzo 1282, lunedì dopo Pasqua, divenne simbolo della liberazione d’Italia.
La scenografia è di tipo melodrammatico secondo pose teatrali alla David dei protagonisti in primo piano, scenograficamente connotati, la donna languidamente svenuta nelle braccia del fratello, il francese che copre la ferita nel petto, il giovane che mostra la spada insanguinata, alle spalle il popolo in forma di coro, il fondale oleografico palermitano, Monte Pellegrino e il mare, lo scorcio della celebre Chiesa di Santo Spirito, la Croce possente al centro, simbolo dell’unione inscindibile Dio Patria Popolo. Il simbolismo riecheggia il quadro di Delacroix, La libertà che guida il popolo, con lo sfondo di Notre dame, ma in Hayez prevale l’ascendente del suo maestro Canova nella compostezza dello stile neoclassico (precisione di disegno e chiarezza di visione, chiaroscuro) e nell’assenza di sentimento e passione.