NATALE NEL MONDO: Tradizioni, riti e specialità gastronomiche -prima parte
(Gabriella Notarbartolo)
Un presepe di terracotta, un albero luccicante di luci e palle colorate, un penny nascosto nel pudding, un coro di bimbi davanti l’abitazione del sindaco, una ghirlanda di fiori e bacche appesa alla porta di casa, sono questi i segni delle festività natalizie e di fine anno che vengono celebrate con gioia e speranza in tutto il mondo. Tradizioni religiose e popolari esistono ovunque e ovunque sono perpetuate al meglio. Ma sono diversi i simboli, diversi i riti, diverse le specialità gastronomiche che i vari popoli riservano a questo particolare periodo dell’anno; comuni, invece, il piacere di festeggiare con pranzi e cene speciali da consumare insieme a parenti, amici, vicini e in qualche luogo con persone cercate apposta e conosciute per la prima volta, lo scambiare doni, grazie ai quali si gioisce offrendo gioia agli altri.
Certo, all’originario contenuto puramente religioso del natale si è, nel tempo, associato e spesso sovrapposto un aspetto consumistico e laico delle festività: luci e chiasso hanno preso il sopravvento sul modesto brillare della stella cometa. Se la cristianità festeggia il neonato Gesù, che il presepe francescano rievoca ed onora, in altri paesi altri sono i protagonisti della festa: San Nicola o Papà Natale, Nonno Gelo o Santa Claus.
In America molte persone si recano alla messa di Natale la sera della vigilia o la mattina di Natale dove si ascoltano i cori gospel, le case sono decorate con rami di piante sempre verdi e stelle di natale. La cena di natale tipica include tacchino ripieno, patate, salsa ai mirtilli, la torta di zucca e il plum pudding e una bevanda molto simile al nostro zabaione che è l’eggnog.
In Danimarca la vigilia è trascorsa in famiglia e si addobba l’albero con palline e bandierine. La cena tradizionale comprende l’oca arrosto con cavoli, patate scure caramellate e il tipico dessert “ris à l’amande” riso alle mandorle, dove si nasconde una mandorla intera e chi la trova riceve un dono dai bambini vestiti come folletti.
In Germania il 6 Dicembre si assiste all’arrivo di San Nicola che porta ai bambini dei cioccolatini o delle casette fatte con il pan speziato e altre leccornie.
Nel periodo dell’avvento vengono fatte delle ghirlande, le famose “Corone d’avvento”, addobbate con quattro candele che vengono accese ogni domenica fino a Natale. In questo periodo si preparano molti dolcetti come i Lebkuchen o il Christollen e si beve vino speziato. Il 24 dicembre l’albero si addobba e alla sera arriva il Christkind (il Bambino Gesu’) e in alcuni luoghi Babbo Natale per consegnare i regali ai bambini buoni. A tavola, guarnita con particolare cura, si mangia l’Oca Arrosto o la Carpa Blu.
In Svezia durante il periodo natalizio le case vengono addobbate con decorazioni fatte con paglia, con dei fiori soprattutto rossi, ma anche rosa, bianchi oppure blu chiaro, e con dolcetti speziati che poi vengono appesi. I bambini usano il calendario dell’avvento per contare i giorni fino a natale e ogni giorno aprono una finestrella. L’albero è addobbato il giorno prima di natale. La sera di Natale si mangia una minestra di riso, delle polpettine e salcicce. Dopo la cena solitamente ci si riunisce intorno all’albero per cantare. Solo a questo punto arriva Babbo Natale.