Insonnia che disperazione…
(Dott.ssa Luciana Pace – Pediatra di famiglia)
I problemi legati al sonno in età pediatrica causano un disagio rilevante al bambino e alla famiglia: i più frequenti sono quelli legati alla difficoltà di addormentamento, ai numerosi risvegli e alle parasonnie (incubi, pavor notturno, sonnambulismo).
I capricci per addormentarsi sono causati principalmente dall’ansia di separazione dai genitori o dalle attivita’ del giorno ( interrompere il gioco o i cartoni in tv), sta al genitore instaurare i cosiddetti rituali di addormentamento es. : fare il bagnetto, raccontargli una storia.
E’ importante anche interrompere,un po’ prima, l’ora di andare a letto ed avere anche orari regolari.
I risvegli frequenti hanno significato diverso a seconda dell’età del bambino es: il neonato non sincronizza il ritmo veglia-sonno con il ritmo giorno- notte perché’ ancora non ha maturato la ghiandola pineale, (parte del cervello che recepisce la luce e il buio, collegando così il sonno con la notte e la veglia con la luce). A volte un piccolo lamento o un movimento vengono scambiati per un risveglio.
Cosa fare allora?
Adottare dei comportamenti utili quali: niente giochi o trasmissioni eccitanti, non farlo bere o mangiare troppo, creare dei rituali e delle abitudini che aiutino il piccolo a rilassarsi; e’ importante anche stargli vicino.
A volte può essere utile l’uso di alcune piante medicinali prive di effetti collaterali e tossicità quali ad esempio le tisane alla camomilla, alla passiflora,alla melissa al tiglio e molte altre, che associano alla blanda azione sedativa anche quella spasmolitica e miorilassante, tutto cio’qualora i disturbi del sonno fossero accompagnati da fattori organici come: coliche , dispepsie ecc.