Il dado è tratto! Riparte la Campagna Telethon
(di Salvatore Giacona*)
Dopo 15 anni di distacco, subentrati ad un triennio di proficua collaborazione che, però, inopinatamente cessò da parte nostra – ufficialmente perché ci si potesse dedicare in maniera totale ed esclusiva alla fase finale della “Campagna Sight First 1”, ma, probabilmente, anche per via di possibili incomprensioni – i massimi responsabili di Telethon hanno “cercato” i Lions italiani. Sono venuti presso la nostra sede istituzionale di Roma (e questo è molto significativo), approfondendo le problematiche che nei tempi passati non avevano consentito al rapporto di affinarsi e rafforzarsi e proponendo una partnership moderna e variegata che tenesse conto delle riconosciute potenzialità dei lions, della loro sperimentata attitudine al servizio umanitario, della loro capacità di coinvolgimento e, di converso, assicurasse loro una adeguata visibilità anche mediatica. Il Consiglio dei Governatori, a seguito di formale richiesta scritta di collaborazione avanzata da Telethon, nella riunione del 27 luglio scorso, all’unanimità l’ha accolta con convinzione ed entusiasmo, invitando il Presidente a stipulare un protocollo d’intesa, che stabilisse le linee guida del rapporto. E questo è stato fatto, dopo una serie di riunioni operative in cui si sono definiti i dettagli, in maniera solenne, sempre presso la nostra Segreteria nazionale, il 28 settembre, alla presenza di tutti i 17 governatori distrettuali e del direttore internazionale Bocchini, con la sottoscrizione del protocollo tra Telethon, in persona del suo direttore generale Pietro Spirito ed il Lions Clubs International, Distretto Multiplo 108 Italia, da me statutariamente rappresentato. Come è stato sottolineato dal dottor Spirito nel suo puntuale ed appassionato intervento, la raccolta fondi finalizzata a sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche, alla quale noi lions daremo certamente un significativo apporto, non è assolutamente esaustiva della nostra collaborazione, in quanto l’intervento del lionismo italiano si sustanzierà anche e direi in maniera pregnante nell’adottare un progetto di sperimentazione, che è stato appena avviato e che riguarda una malattia genetica dell’occhio, la “amaurosi congenita di Leber”, patologia che riduce il visus sino a portare alla cecità. E non occorre certo spendere molte parole per evidenziare l’intima simbiosi che esiste tra questo programma e la nostra caratterizzazione di “cavalieri dei non vedenti”, come ci appellò nel 1925 Helen Keller, spingendoci ad intraprendere un percorso che non ha subito mai battute d’arresto. La sfida che ora abbiamo raccolto da Telethon, che dichiara la sua fierezza nell’avere al suo fianco i lions, è di quelle che non lasciano spazio a ripensamenti, distinguo, rilassamenti o arretramenti a tutti i livelli! Ed allora, amiche ed amici lions d’Italia, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci subito al lavoro! Dimostriamo anche in questo caso chi sono i lions e cosa sono capaci di fare, quando sposano una causa e la portano avanti col cuore! Ho partecipato alle assisi distrettuali tenutesi a Bari, Genova, Padova e Milano e ovunque ho trovato entusiasmo, voglia di partecipare, d’impegnarsi.Una cosa è bene non dimenticare: l’iniziativa è di tutto il MD 108 Italia, nessuno escluso e quindi ogni club, dal più blasonato a quello che ha appena iniziato il suo servizio umanitario, ogni singolo socio, da quello più “graduato” a quello più “semplice”, tutti indistintamente hanno il dovere di dare il meglio di se stessi, perché un risultato deludente finirebbe col penalizzare anche quelli che invece hanno profuso senza riserve e con gioia il loro impegno e si tradurrebbe in un’opacizzazione dell’immagine collettiva del lionismo nazionale. Ed allora, avanti tutta, insieme, ora più che mai, i Lions e Telethon per ridare la speranza ed il sorriso a chi li sta perdendo.
*Presidente del Consiglio dei Governatori.